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Cna, Costantini: “Servono scuole di formazione per immigrati”

6 dicembre 2023 | 16:46
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Cna, Costantini: “Servono scuole di formazione per immigrati”

Il presidente nazionale propone di costruirle “nei paesi da cui le persone ad oggi stanno scappando, attraverso dei corridoi professionali”

REGGIO EMILIA – “Le nostre imprese sono troppo importanti per i tessuti produttivi del nostro paese per rassegnarci al divario tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, è un problema serio che va affrontato” è quanto ha sottolineato ieri il presidente nazionale Cna Dario Costantini al teatro Valli di Reggio Emilia.

Ha aperto il convegno il presidente Cna Reggio Emilia Giorgio Lugli per poi lasciare la parola ad Azio Sezzi, direttore generale Cna Reggio Emilia, che ha presentato i risultati dell’indagine sul mismatch nel mondo del lavoro, condotta nel mese di novembre presso le imprese associate.

Costantini, per la prima volta a Reggio Emilia in un’iniziativa pubblica, ha partecipato alla tavola rotonda coordinata da Antonella Gualandri, responsabile ufficio stampa Cna Reggio Emilia, sul tema del gap tra domanda e offerta di lavoro insieme a Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione Relazioni Internazionali della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Verzellesi, Prorettore Unimore e Sonia Ruozzi, dirigente scolastico dell’Istituto Blaise Pascal di Reggio Emilia.

Costantini ha evidenziato che “il divario tra domanda e offerta nel panorama lavorativo rappresenta un argomento delicato che coinvolge l’intera Italia, da nord a sud. Si attribuisce la responsabilità a vari attori, tra cui la famiglia, il sistema educativo e la sfera politica, ma resta un dato di fatto: sono poche le soluzioni pratiche a questo problema.”

Cna, come forza sociale, – prosegue il presidente – oltre a quello che fa quotidianamente con i suoi enti di formazione, ha proposto al governo un progetto per costruire enti di formazione nei paesi da cui le persone ad oggi stanno scappando, attraverso dei corridoi professionali, con la costruzione di scuole di formazione dove insegnare a questi giovani un mestiere, la lingua e le regole del nostro paese per favorire l’integrazione, e favorendo la creazione di contatti con le nostre aziende affinché questi giovani possano arrivare in Italia già con un contratto di lavoro”.

Cna

Dall’indagine condotta da Cna Reggio Emilia – ha dichiarato l’assessore Vincenzo Colla – sono emerse alcune verità ormai consolidate. La prima verità è la fatica a incrociare i bisogni delle aziende alle competenze dei candidati: è necessario continuare a investire nella formazione e nell’orientamento affinché i ragazzi capiscano che mondo avranno una volta finita la scuola ma anche per incrociare domanda e offerta che siano confacenti ai bisogni territoriali. Un’altra grande verità è che un paese manufatturiero come il nostro a demografia piatta necessita di azioni che diano una sterzata a questo fenomeno. Dobbiamo essere in grado di trattenere e attrarre i ragazzi e le ragazze, di avere l’idea di un nuovo progetto natalità, questa è la cifra del nostro futuro. Non si fa un sistema economico di tale portata se non si ha la materia prima, che sono le persone.”

Piena disponibilità delle scuole dell’Università di Reggio Emilia e Modena alla voglia di collaborazione delle aziende che grazie all’area Cna Education stanno scoprendo, è stata espressa dai rappresentanti del mondo del sapere; in particolare il prorettore Verzellesi ha sottolineato il bisogno di potenziare le strutture per la ricerca e il trasferimento tecnologico dell’ateneo, opportunità per risponder in modo più efficace e veloce.