Boom di truffe agli anziani, un caso a settimana

REGGIO EMILIA – Le truffe agli anziani sono all’ordine del giorno, con la questura reggiana che ha documentato una media di una truffa a settimana nell’ultimo anno, totalizzando 60 casi denunciati. Fortunatamente, in dieci di questi casi, quindi uno su sei, la polizia è riuscita a prevenirli, come accaduto recentemente con un finto carabiniere truffatore di 18 anni.

Un espediente ingegnoso è stato messo in atto da una coppia che si è presentata alla porta di un’ottantenne in via Turri, fingersi amici della figlia e chiedere di nascondere i loro oggetti preziosi durante lavori di ristrutturazione. La donna anziana, purtroppo, è caduta nella trappola, consentendo loro di distrarla e rubare gioielli per un valore di duemila euro.

Il questore Giuseppe Maggese ha sottolineato la persistenza del fenomeno e l’importanza di concentrarsi sulla prevenzione, specialmente per le persone vulnerabili. Ha evidenziato come i truffatori approfittino delle debolezze delle vittime, causando danni non solo materiali, ma anche psicologici, con un crollo dell’autostima e sensi di colpa. Maggese ha ribadito che non è colpa delle vittime, poiché si tratta spesso di professionisti del crimine.

Il fenomeno delle truffe agli anziani sembra essere orchestrato da vere e proprie organizzazioni criminali. Secondo il questore, dietro molte truffe ci sono basisti territoriali che studiano accuratamente le abitudini e i movimenti delle vittime, imparando dettagli personali per aumentare la credibilità degli inganni. La polizia ha sottolineato che le forze dell’ordine non richiedono mai denaro e ha lanciato un monito contro queste pratiche illecite.