Assemblee contro molestie sui luoghi di lavoro, più di mille presenze

15 dicembre 2023 | 16:00
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Assemblee contro molestie sui luoghi di lavoro, più di mille presenze

Luana Mazza, della segreteria Cgil: “Queste attività devono moltiplicarsi e diffondersi, diventare strutturali”

REGGIO EMILIA – Dopo le partecipatissime assemblee alla Lombardini Kohler, prosegue il percorso delle iniziative organizzate nelle imprese metalmeccaniche per diffondere una cultura contro gli stereotipi di genere e di prevenzione contro molestie e violenze di genere. Questa settimana la Fiom Cgil di Reggio Emilia, insieme a Unindustria locale, ha organizzato due riunioni con centinaia di lavoratrici e lavoratori nelle aziende Spal Automotive di Correggio e Simol, invitando anche la consigliera di Parità della provincia di Reggio Emilia, Francesca Bonomo.

Per la prima volta nella storia della nostra Provincia il maggior sindacato dei metalmeccanici reggiano e la Confindustria locale hanno organizzato momenti di assemblee congiunte nelle imprese di Reggio Emilia, uscendo dai ruoli che solitamente vedono le due associazioni contrapposte ai tavoli negoziali.

Luana Mazza, della segreteria provinciale della Fiom Cgil di Reggio Emilia che è intervenuta in tutte le iniziative, dice: “Le assemblee sono state molto partecipate sia per il numero di persone che per gli interventi e nelle tre aziende Kohler, Simol e Spal Automotive alla fine sono state superate le mille presenze”.

Alla Spal Automotive oggi si sono tenutedue partecipatissime assemblee dove, oltre alla consigliera di Parità, è intervenuta anche la direzione aziendale e Giusi Speziale di Unindustria Reggio Emilia.

Prosegue Mazza: “E’ importante che Unindustria e diverse imprese reggiane si siano fatte protagoniste, insieme alla Fiom, dell’impegno di diffondere una cultura contro gli stereotipi di genere e le molestie nei luoghi di lavoro per questo pensiamo che questo tipo di attività debbano moltiplicarsi e diffondersi, diventare strutturali e continue, andando oltre all’attenzione che solitamente viene data al tema nei giorni vicini al 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne”.

Le iniziative di questi giorni fanno parte del percorso nazionale definito di Fim Fiom Uilm insieme a Federmeccanica dal titolo “GENERIamo cultura”. La Fiom di Reggio Emilia fa sapere inoltre che in molti contratti aziendali firmati negli ultimi tre anni sono stati richiesti e ottenuti percorsi di formazione obbligatoria per tutto il personale sulle stesse tematiche, e ritiene che il prossimo contratto nazionale dovrebbe prevederlo per tutte le imprese.

“Diffondere la cultura del rispetto, non solo nelle scuole ma anche nei luoghi di lavoro – si legge nella nota delle tute blu della Cgil reggiana – può essere fatto con la contrattazione aziendale e la condivisione con le singole imprese, e questo è già molto positivo perché permette di parlare e confrontarsi con migliaia di donne e uomini, ma potrebbe essere un’esperienza generalizzata prevedendo analoghi obblighi formativi anche dai contratti nazionali, dando la stessa possibilità a milioni di persone”.

La Fiom di Reggio si dichiara infine molto critica nei confronti dell’indifferenza del Governo Meloni sul tema, sul quale dopo qualche roboante dichiarazione fatta dalla premier il 25 novembre, non ha visto ad oggi alcuna azione concreta, e soprattutto ha visto affossare progetti e finanziamenti per una formazione all’affettività dentro le scuole di ogni ordine e grado.

Nei contratti aziendali firmati dalla Fiom di Reggio Emilia negli ultimi mesi in molte aziende sono stati migliorati, dal punto di vista economico, il congedo parentale e la paternità obbligatoria “per provare ad incentivare un equilibrio nel lavoro di cura dei figli tra padri e madri – chiosa infine il segretario provinciale, Simone Vecchi – ma è soprattutto in salari dignitosi, e quindi negli aumenti mensili, che le donne possono trovare quell’autonomia economica che è alla base della libertà di allontanarsi da uomini violenti e anche per questo non smetteremo mai, a livello aziendale e nazionale, di rivendicare giusti salari e aumenti significativi per tutti con la contrattazione collettiva”.