Asili nido, Reggio Emilia punta al 60% di scolarizzazione

13 dicembre 2023 | 09:14
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Asili nido, Reggio Emilia punta al 60% di scolarizzazione

Sono gli obiettivi previsti per il 2024 dall’Istituzione: presentato un bilancio di previsione da 38 milioni

REGGIO EMILIA – Raggiungere un tasso di scolarizzazione del 60% negli asili nido (oggi pari al 57% dal 39% del 2014) e del 100% nelle scuole di infanzia (che toccano oggi quota 98% mentre 10 anni fa erano all’87,2%, al di sotto della media nazionale). Sono gli obiettivi previsti per il 2024 dall’Istituzione nidi e scuole di infanzia del Comune di Reggio Emilia, annunciati dall’assessore alla Scuola Raffaella Curioni nella seduta di commissione dedicata all’ultimo bilancio previsionale dell’ente.

“In questi 10 anni – dice Curioni – abbiamo lavorato per mantenere alta la qualità e l’eccellenza del sistema educativo, che rappresenta un tratto distintivo della città e siamo soddisfatti dei risultati che oggi consegniamo”. I servizi educativi reggiani 0-6 anni, comprendono in dettaglio 91 strutture che accolgono in totale 5.712 bambini. I nidi sono 25 di cui 12 comunali e tre privati per un totale di 1.769 posti. Nelle scuole di infanzia la campanella suona invece ogni giorno per 3.943 alunni.

Tra atelieristi, cuochi, impiegati amministrativi, collaboratori e pedagogisti l’Istituzione conta un organico di 643 persone più 343 che operano tramite incarichi esterni. In 10 anni, sottolineano il direttore Nando Rinaldi e la presidente Gigliola Venturini, sono state 245 le assunzioni. Per quanto riguarda il bilancio del 2024, si tratta di una “manovra” complessiva di 38 milioni di cui 31 milioni di entrate correnti.

A dare sostanza a questa voce è soprattutto il trasferimento del Comune, deliberato di recente con una variazione, che è salito a 23 milioni dai 20 storici degli anni precedenti. Di recente l’istituzione è stata infine nel mirino per la sospensione del cosiddetto “bando piccolissimi”. Oggi, viene fatto sapere, si è aperto un bando per reperire 34 posti nelle strutture convenzionate dove collocare i bambini esclusi già dal prossimo gennaio.