Tragedia di Campegine, il “pirata” di fronte al Gip

19 novembre 2023 | 21:25
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Tragedia di Campegine, il “pirata” di fronte al Gip

Il muratore 39enne Francesco Riillo comparirà domani di fronte al giudice per la convalida dell’arresto

REGGIO EMILIA – Comparirà domani davanti al Gip Francesco Riillo, il muratore 39enne che guidava l’autocarro che ha provocato l’incidente di venerdì scorso, a Campegine, in cui hanno perso la vita due giovani marocchini (nella foto Riillo con il camion da cui è caduto il carico e le due vittime). Il giudice dovrà decidere per la convalida dell’arresto e se disporre i domiciliari, lasciarlo libero o tenerlo in carcere.

Riillo è difeso dall’avvocato Fabrizio Sessa. L’udienza si svolgerà in carcere dove il 39enne è detenuto. Dalle valutazioni del Pm dipenderà anche l’avvio di un procedimento per direttissima. L’uomo non avrebbe dovuto guidare il mezzo, perché il permesso di guida provvisorio gli era stato ritirato per guida in stato di ebbrezza nell’agosto scorso in provincia di Napoli. Circostanza che è tra le aggravanti al reato di omicidio stradale a lui contestato. A questo si aggiungono violazioni al codice della strada rilevate e il fatto di essere fuggito senza prestare soccorso.

Bisogna poi anche capire come erano posizionati i tubi da ponteggio nel cassone, ovvero quelli che si sono sganciati all’altezza di una semicurva a Caprara di Campegine e sono piombati addosso alla monovolume che sopraggiungeva sulla corsia opposta, l’auto guidata da Anuar Mastaki con a fianco Hicham Outtas, le due giovanissime vittime dell’impatto.