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Soldati israeliani nel quartier generale di Hamas vicino a Shifa

9 novembre 2023 | 18:48
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Soldati israeliani nel quartier generale di Hamas vicino a Shifa

Da Israele sì a pause di 4 ore. Il premier palestinese: ‘La soluzione è la fine di colonie e occupazione’. Tel Aviv accusa: ‘C’erano fotoreporter delle agenzie durante le stragi’

ROMA – L’esercito israeliano ha fatto irruzione nel quartier generale di Hamas a Gaza City, vicino l’ospedale Shifa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati “uccisi 50 terroristi”. L’operazione nel quartiere generale, “cuore delle attività di intelligence e operative di Hamas”, è avvenuta con il supporto dell’aviazione e delle forze speciali. In quel quartiere generale – ha proseguito il portavoce – sono stati ideati e preparati gli operativi di Hamas per l’attacco omicida del 7 ottobre”.

Israele: sì a due corridoi umanitari
Intanto si apprende che Israele ha accettato di aprire due corridoi umanitari dal nord al sud di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa precisando che uno è già aperto, l’altro sarà lungo la costa. Israele consentirà pausa umanitarie di quattro ore a nord di Gaza”. Lo ha annunciato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.

“La soluzione è porre fine alle colonie”
“La soluzione è porre fine all’occupazione, porre fine alle colonie. La comunità internazionale deve porre fine a questa occupazione” israeliana: è l’appello lanciato dal premier palestinese, Mohammed Shtayyeh, intervenendo alla conferenza umanitaria su Gaza a Parigi. “Il tempo è prezioso. Sei bambini vengono uccisi ogni ora”, ha deplorato il premier palestinese, sottolineando a più riprese che la difesa di Israele “non giustifica l’occupazione”.

Israele accusa, ‘Fotoreporter delle agenzie sui luoghi della strage mentre avveniva’
Il direttore dell’ufficio stampa del governo israeliano, Nitzan Chen, ha chiesto spiegazioni ai capi ufficio di Associated Press, Reuters, Cnn e New York Times sugli inquietanti risultati del rapporto Honest Reporting che parla del coinvolgimento di fotografi negli eventi del 7 ottobre. Un coinvolgimento, si afferma, ‘che supera ogni linea rossa, professionale e morale’.

‘Quattro fotografi che lavorano per questi network hanno documentato gli orrori perpetrati dai terroristi di Hamas dopo aver sfondato la barriera di confine con Israele. Hanno filmato l’uccisione di civili, l’abuso di corpi e il rapimento di uomini e donne’, dice l’ufficio stampa del governo israeliano. ‘Se ci sono giornalisti che sapevano del massacro, e che hanno scattato foto mentre i bambini venivano massacrati, non sarebbero diversi dai terroristi e la loro punizione dovrebbe essere severa’, ha scritto su X il leader centrista Benny Gantz.

Secondo Honest Reporting, lo scorso 7 ottobre i miliziani di Hamas ‘non erano gli unici a documentare i crimini di guerra’ nell’assalto ai kibbutz di Israele, come si è poi evinto dalle loro GoPro. Per la Ong ‘le atrocità sono state documentate da fotogiornalisti di base a Gaza che lavoravano per agenzie internazionali”. “La loro presenza in quel luogo – sempre secondo la Ong – solleva serie questioni etiche”. “La loro attività – ha domandato Honest Reporting – era stata coordinata con Hamas? Questi freelance che lavorano per altri media internazionali, hanno informato le loro testate?”.