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Soffocati dalla madre: arrestata a Bergamo una 27enne

4 novembre 2023 | 17:42
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Soffocati dalla madre: arrestata a Bergamo una 27enne

I sospetti su Monia Bortolotti si sono scatenati dopo la morte del secondogenito, avvenuta il 25 ottobre 2022 a meno di un anno di distanza dal decesso della prima figlia avvenuto nello stesso modo

BERGAMO – A Bergamo, una donna di 27 anni, Monia Bortolotti, è stata arrestata dai carabinieri per aver ucciso i suoi due figli neonati, Alice nel novembre 2021 e Mattia nell’ottobre 2022.

Alice, la prima figlia, è deceduta il 15 novembre 2021 all’età di soli 4 mesi, mentre il tragico destino di Mattia, il secondo figlio, si è consumato il 25 ottobre 2022, quando aveva appena due mesi. Entrambe le morti sono state inizialmente considerate accidentali, ma le analogie tra i due casi hanno sollevato sospetti tra gli investigatori. La madre era l’unica presente in casa in entrambe le occasioni, e i decessi sono avvenuti in modo misterioso.

Tuttavia, la svolta nelle indagini è arrivata quando l’autopsia su Mattia è stata completata a febbraio 2023. I risultati hanno rivelato che la morte del neonato è stata causata da un’asfissia meccanica acuta da compressione del torace, suggerendo un’intenzione omicida. Questo ha spinto le autorità a rivalutare anche la morte della prima figlia, Alice.

La riesumazione del corpo di Alice, avvenuta quasi due anni dopo la sua sepoltura, ha purtroppo prodotto risultati non conclusivi a causa del danneggiamento della bara. Tuttavia, le indagini tradizionali, che hanno coinvolto interviste a medici, parenti, specialisti e amici di Monia Bortolotti, hanno portato a emergere gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Le dichiarazioni contraddittorie fornite dalla madre nel corso del tempo e l’assenza di segni visibili di malattia nei bambini hanno sollevato sospetti sull’origine delle morti.

Si è scoperto che Monia Bortolotti non aveva alcun disturbo psichico documentato, suggerendo che agisse con piena capacità di intendere e volere. Questo fatto ha ulteriormente aumentato la complessità del caso. La donna, dopo aver scoperto di essere indagata, ha parlato di un cuscino come possibile causa del soffocamento accidentale di Alice, aggiungendo una nota sinistra al mistero circostante queste tragiche morti.

Il Giudice dell’inchiesta ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Monia Bortolotti, considerandola una “pericolosità sociale” e un “pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato”.