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Sciopero, Orlando contro Salvini: “Voleva bloccare Italia nel 2015”

16 novembre 2023 | 18:28
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Sciopero, Orlando contro Salvini: “Voleva bloccare Italia nel 2015”

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ROMA – Il deputato del Partito Democratico e ex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha condiviso le sue riflessioni riguardo all’audizione della presidente della commissione di garanzia sugli scioperi alla Camera. Orlando ha dichiarato che, secondo lui, durante l’audizione non sono stati presentati argomenti sufficientemente solidi per giustificare la decisione di limitare il diritto di sciopero previsto per il 17 novembre. Ha inoltre sollevato dubbi sulla presunta esistenza di un doppio standard nel trattamento delle organizzazioni sindacali Cgil e Uil, senza che tali preoccupazioni siano state adeguatamente affrontate o risolte.

L’ex Ministro del Lavoro ha criticato l’iniziativa intrapresa da Matteo Salvini, leader di Fratelli d’Italia, sostenendo che quest’ultimo ha superato le richieste della commissione di garanzia. Orlando ha interpretato l’iniziativa come una possibile forma di ritorsione nei confronti di una mobilitazione che critica apertamente la politica economica del governo. Ha notato che, a suo avviso, non ricorda episodi di attacchi così espliciti al diritto di sciopero neppure durante i governi di centrodestra precedenti. Ha enfatizzato che la destra reazionaria sembra mettere in discussione un diritto costituzionale fondamentale come quello di sciopero, alimentando preoccupazioni riguardo alla possibilità che ciò possa estendersi ad altre organizzazioni sindacali in futuro.

Andrea Orlando ha concluso il suo intervento sottolineando la sua perplessità nei confronti del comportamento di Salvini, evidenziando una presunta contraddizione rispetto alle proposte passate del politico, che in passato aveva addirittura suggerito scioperi di durata più lunga contro il governo Renzi. Ha indicato che la destra reazionaria sembra prendere di mira lavoratori con salari modesti, evidenziando la necessità di difendere i diritti costituzionali fondamentali e di evitare atteggiamenti che possano minare il principio democratico del diritto di sciopero.