Sanità, fuga dal corso per medici di base

30 novembre 2023 | 17:27
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Sanità, fuga dal corso per medici di base

Su 666 candidati ammessi, se ne sono presentati meno della metà, 326. Lo Snami attacca anche sul fronte Cau, i nuovi centri per i codici bianchi e verdi voluti dalla Regione

BOLOGNA – Su 666 candidati ammessi, se ne sono presentati meno della metà, 326. Un esito “disastroso” per il corso di formazione per medici di medicina generale in Emilia-Romagna, secondo Roberto Pieralli dello Snami. Per giunta tra i candidati ci sono “molti medici dipendenti del servizio sanitario che si sono dimessi o intendono dimettersi dal rapporto di lavoro dipendente”.

La carenza dei medici di base, insomma, potrebbe risolversi parzialmente ma a danno dell’organico degli ospedali, a loro volta in sofferenza. Comunque i posti in palio con il corso sono circa 180, “quindi forse potrebbero essere coperti – puntualizza Pieralli – anche se le statistiche storiche degli anni passati mostrano scorrimenti per centinaia di posizioni in piu’ dato che molti medici entrano ma poi scelgono di andare a fare altro”.

Ma lo Snami attacca anche sul fronte Cau, i nuovi centri per i codici bianchi e verdi voluti dalla Regione. Il sindacato parla di una “rivolta” da parte dei medici di assistenza primaria in Romagna che “si iscrivono a Snami talvolta anche abbandonando Fimmg, unica sigla firmataria dell’intesa sui Cau, intesa che viene sistematicamente ‘reinterpretata’ nella sua applicazione nei vari territori”.

Pieralli parla di una “vera e propria valanga” di nuove iscrizioni, “mai vista negli ultimi trent’anni, con decine e decine di medici che contemporaneamente contattano Snami e vi si iscrivono conferendo una delega chiara rispetto il dissenso per quello che sta accadendo nel riordino della continuità assistenziale, nella conversione di punti di primo intervento e pronto soccorso in Cau e in una pubblicazione dei prossimi incarichi che di fatto sta trasformando un lavoro in un altro.

Sui Cau torna a farsi sentire anche la capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Marta Evangelisti. “Apprendiamo con stupore e perplessità quanto riferito sia dalla Regione che dall’azienda sanitaria sui Cau – afferma – perché le impressioni che ci riportano i cittadini che vi si sono rivolti sono di ordine completamente diverso. Così come chi si è recato ai Pronto Soccorso cittadini non pare avere trovato una situazione più fluida e migliorata, anzi, risulta il contrario”.

Inoltre, aggiunge la meloniana, “saremmo anche curiosi di comprendere come mai, se i dati sono disponibili, alla richiesta di accesso agli stessi proposta dal nostro gruppo in Regione sia stata applicata una proroga che raddoppia i termini regolamentari previsti per la risposta. Noi, per essere chiari, a domanda specifica, circa il numero degli accessi suddivisi per tipologia e alla richiesta di conoscere quanti pazienti siano stati trasferiti ai Ps, siamo stati ‘rimandati’ al 13 Dicembre. A questo punto vi chiediamo: se i dati non sono davvero disponibili, su cosa si basano le affermazioni che oggi leggiamo? O forse quei dati non sono disponibili solo per Fratelli d’Italia?”.