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Saman, la difesa dello zio: “Fratello non credibile”

3 novembre 2023 | 14:30
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Saman, la difesa dello zio: “Fratello non credibile”

L’avvocato Cataliotti: “Non è possibile che il testimone abbia visto quanto afferma di aver visto perché la fonte luminosa più vicina si trova a 205 metri”

REGGIO EMILIA – Difende lo zio Danish Hasnain e, rispetto alle accuse rivolte dal nipote, dice: “Ci sentiamo fortissimi”. A parlare è l’avvocato Liborio Cataliotti al termine dell’esame del fratello di Saman Abbas, sentito oggi in Corte d’Assise a Reggio Emilia nel processo per l’omicidio della 18enne pachistana.

Nell’udienza di martedì scorso il giovane ha affermato di aver visto lo zio afferrare la ragazza per il collo e portarla nelle serre dove é stata strangolata, mentre si trovava sulla soglia di casa. Una dinamica contestata dal legale, che ieri si è recato per la 28esima volta sul posto è ha cercato di simularla con un collaboratore.

Per Cataliotti “non è possibile che il testimone abbia visto quanto afferma di aver visto perché la fonte luminosa più vicina si trova a 205 metri. Io non ho visto il mio collaboratore che si trovava ad una distanza di appena 28 metri”. Per l’avvocato, inoltre, il fratello di Saman nutrirebbe “motivi di specifico risentimento verso lo zio Danish che è fuggito abbandonandolo e i parenti Irfan e Fatar (uno zio e un cugino non indagati) che avevano i suoi documenti” (Fonte Dire).