Reggio Emilia, un’area naturalistica in città

16 novembre 2023 | 15:30
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Reggio Emilia, un’area naturalistica in città

Ad essere candidata per questa certificazione sarà in particolare la zona del torrente Rodano

REGGIO EMILIA – Reggio Emilia sarà la prima città in Emilia-Romagna ad avere un’area naturalistica protetta all’interno del tessuto urbano. Ad essere candidata per questa certificazione (in base alla legge regionale 6 del 2005) sarà in particolare la zona del torrente Rodano, che rappresenta uno dei tre principali “corridoi ecologici” della cintura verde del capoluogo emiliano.

La richiesta alla Regione sarà inviata da Comune di Reggio ed Ente Parchi dell’Emilia centrale al termine di un percorso di partecipazione, che si prevede di concludere entro fine anno, per definire tra l’altro anche le dimensioni e le caratteristiche dell’area protetta. Nella progettazione della candidatura saranno coinvolti diversi soggetti, alcuni dei quali firmatari nel 2017 del cosiddetto “Patto dei Rii”.

Si tratta di circa 200 enti del terzo settore – la metà dei quali ha già firmato negli anni scorsi accordi di cittadinanza con l’amministrazione – sei consulte territoriali e 126 aziende agricole per le quali, se l’area protetta sarà approvata, “non ci saranno ulteriori vincoli di tutela” rispetto a quelli già in vigore. Il nuovo status dell’area consentirà tra l’altro di intercettare le risorse di vari bandi europei per investire in progetti per la sicurezza idraulica e idrogeologica, la promozione delle reti e dei siti culturali (primo fra tutti il complesso del Mauriziano) e la valorizzazione dei sentieri come quello storico “Spallanzani”.

L’iniziativa sarà presentata pubblicamente il prossimo 29 novembre a partire dalle 18 nel Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro. Poi ci saranno tre incontri mirati su alcune tematiche specifiche, un appuntamento riservato agli agricoltori e, infine, un’assemblea che licenzierà la proposta finale di candidatura da inviare alla Regione.

Il progetto viene lodato da Barbara Lori, assessore regionale a Programmazione territoriale, Forestazione e Parchi che dice: “Siamo orgogliosi, contenti e al vostro fianco, per un’azione che pensa al bene e ai cittadini delle imprese in un contesto di ormai inevitabili cambiamenti climatici che vanno affrontati”. Lori sottolinea inoltre che quella reggiana sarà la sesta area naturalistica protetta in regione (per un totale di 43.000 ettari circa), ma “la prima inserita in un contesto urbanizzato, una grande innovazione come il percorso partecipativo messo a punto”.

reggio emilia

Il sindaco Luca Vecchi evidenzia come la richiesta di istituzione dell’area protetta “si inserisce nella strategia che come Comune abbiamo portato avanti per affrontare la sfida epocale della transizione ecologica: penso all’approvazione del nuovo piano urbanistico che tutela il suolo agricolo, alla forestazione urbana per aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici e combattere le isole di calore o all’ingresso di due anni fa nell’area Mab dell’Unesco”. L’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità dell’Emilia Centrale “è pronto a contribuire per la buona riuscita di questo progetto, che è in linea con i suoi obiettivi strategici”, conclude infine la presidente Luciana Serri.