Reggio Emilia, 45 Comuni firmano Carta per biblioteche

6 novembre 2023 | 15:16
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Reggio Emilia, 45 Comuni firmano Carta per biblioteche

Scopo della Carta di Milano è un servizio bibliotecario equo, sostenibile e inclusivo

REGGIO EMILIA – “Un servizio bibliotecario equo, sostenibile e inclusivo”. E’ in sintesi l’obiettivo della cosiddetta “Carta di Milano”, redatta dagli assessori alla Cultura delle principali città italiane e sottoscritta oggi nella sede della Provincia di Reggio Emilia dai rappresentanti di tutti i 45 Comuni del territorio. Quella degli amministratori reggiani è l’adesione più massiccia e compatta al documento in Emilia-Romagna.

Come spiega Francesca Bedogni, sindaco di Cavriago e consigliera provinciale delegata alla Cultura, scopo dell’adesione alla “Carta” è “dare una visione e una prospettiva univoca ai nostri servizi e alle nostre biblioteche, che rappresentano un presidio forte e diffuso a livello locale di democrazia, cultura e partecipazione”. In particolare nel 2024, viene spiegato, “si cercherà di mettere a punto un metodo omogeneo per la raccolta di dati statistici sulla partecipazione alle attività dei servizi bibliotecari”, aggiunge Bedogni.

Oggi “i cittadini non si recano più in biblioteca solo per consultare o ritirare materiali, ma per intessere realazioni sociali e riaffermare il senso di appartenenza ad una comunità, un cambiamento che bisogna saper interpretare”, conclude la consigliera. Il sistema delle biblioteche di Reggio conta di 45 strutture che hanno stipulato una convenzione con la Provincia usufruendo di servizi come il prestito in rete (con tempi massimi fino a 4 giorni), un catalogo online unico e un ufficio di catalogazione centralizzato. Sono 215 i lavoratori impiegati per oltre 162.000 libri e documenti disponibili, che nel 2022 sono stati presi in presito più di 806.000 volte.

Nel suo intervento Claudio Leombroni, responsabile del servizio Biblioteche della Regione, sottolinea tra l’altro che le risorse per le biblioteche sono in aumento (un impegno chiesto al Governo anche nella “Carta di Milano”) e ammonteranno a un milione per i prossimi due anni. Leombroni ha poi lodato l’iniziativa di Reggio Emilia, che “consente alla Regione di avere dei sensori sul territorio e di intercettare i bisogni del mondo bibliotecario” e invitato a “non demonizzare le tecnologie digitali con cui bisogna imparare a convivere”.

Il funzionario regionale ha infine annunciato delle sperimentazioni sui bandi per la catalogazione – da assegnare anche livello locale – e sul personale, per il “prestito” di archivisti e bibliotecari professionali nei piccoli Comuni che non hanno personale adeguatamente formato, anche questo in direzione di quanto affermato dalla “Carta”. A Palazzo Allende erano presenti stamattina i consiglieri regionali del territorio Roberta Mori e Andrea Costa (Pd) e Federico Amico (E-R Coraggiosa).