Rec: “Kohler-Lombardini, guai in vista”

REGGIO EMILIA – Condividiamo appieno le preoccupazioni espresse in questi giorni dai sindacati metalmeccanici in merito all’acquisizione dello stabilimento Kohler/Lombardini da parte del fondo finanziario Platinum Equity. Questi fondi speculativi operano in settori industriali con l’unico fine di estrarre il massimo plusvalore possibile ad uso e consumo dei propri associati e non guardano in faccia a nessuno quando si tratta di delocalizzare o chiudere interi insediamenti produttivi.

Ne è un esempio l’azienda Gkn di Campi Bisenzio che, nonostante la buona redditività venne chiusa dal fondo proprietario Melrose perché garantiva meno profitti rispetto ad altri siti produttivi. In quel caso, nonostante la generosa ed esemplare battaglia dei lavoratori riuniti in comitato, nessun ente istituzionale potè mediare un accordo con una proprietà sfuggente gestita da meri rappresentanti legali, lasciando a casa centinaia di lavoratori.

Il sito produttivo Kohler/Lombardini dà lavoro a 800 addetti e alimenta un importante indotto. Un eventuale chiusura o delocalizzazione sarebbe un grosso problema per la città di Reggio Emilia e la provincia.

Chiediamo alle istituzioni, Comune e Regione di attivarsi in concerto con sindacati e prefettura nei confronti della nuova proprietà per avere garanzie di continuità occupazionale e capire quale piano industriale Platinum Equity intenda mettere in atto per rilanciare un settore, quello dei motori endotermici, in una fase storica come quella attuale dove la conversione ecologica è dirimente.

Reggio Emilia in Comune