Parkinson, malato curato a Reggio con stimolazione profonda

16 novembre 2023 | 08:51
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Parkinson, malato curato a Reggio con stimolazione profonda

La tecnica chirurgica della stimolazione cerebrale profonda migliora la qualità di vita nell’85% dei pazienti trattati

REGGIO EMILIA – L’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia ha recentemente eseguito per la prima volta un intervento di Stimolazione Cerebrale Profonda (DBS) su un paziente affetto da Malattia di Parkinson. Questa tecnica, internazionalmente riconosciuta come DBS, è stata eseguita da un team multidisciplinare composto dal direttore del reparto di Neurologia Franco Valzania, dall’anestesista Francesca Cigarini e dal neurochirurgo Riccardo Stanzani.

L’intervento, svolto per la maggior parte del tempo con il paziente sveglio, consiste nell’impianto chirurgico di elettrocateteri nelle aree del cervello coinvolte nel controllo dei movimenti. Questi cateteri sono quindi collegati a un dispositivo medico simile a un pacemaker cardiaco, posizionato vicino alla clavicola. Il dispositivo, ricaricabile e programmabile esternamente, invia impulsi elettrici ai nuclei della base del cervello, contribuendo a bloccare l’attività patologica responsabile dei sintomi disabilitanti del morbo di Parkinson, come il tremore, la lentezza e la rigidità, nonché i disturbi del cammino.

La DBS è indicata per pazienti che presentano sintomi resistenti alla terapia farmacologica, selezionati secondo protocolli internazionali. Questo intervento può portare a un significativo miglioramento della qualità di vita e dell’autonomia, con risultati positivi in oltre l’85% dei casi trattati.

Con l’introduzione di questa tecnica, il Centro Parkinson di Reggio Emilia si allinea ai migliori istituti di cura in Italia, offrendo un ulteriore opzione di trattamento per i pazienti affetti da Parkinson che presentano sintomi resistenti alla terapia farmacologica convenzionale.