La Reggiana in campo contro la violenza sulle donne

24 novembre 2023 | 15:23
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La Reggiana in campo contro la violenza sulle donne

La società granata, pesantemente criticata per la scelta di tesserare Portanova, condannato in primo grado a sei anni per stupro di gruppo, aderisce alla campagna della Lega B

REGGIO EMILIA – La Reggiana si unisce a Lega B in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne il 25 novembre, istituita dall’Onu nel 1999. Lega B ha pianificato diverse attività di sensibilizzazione per il prossimo weekend di campionato, incluso l’uso del pallone rosso, simbolo della campagna contro questo crimine orrendo.

In ogni partita, ci sarà una consegna simbolica del pallone durante il cerimoniale pre-gara da un rappresentante della società di casa a una donna invitata dal club. Prima di Reggiana-Ascoli, verrà celebrato sul campo Giuliana Reggio, Cinzia Rubertelli e Valeria Prampolini.

Giuliana, madre di Jessica Filianti, tragicamente uccisa nel 1996, si è dedicata a dare voce e supporto ad altre ragazze e madri vittime dello stesso dramma. Cinzia è amministratore delegato di Li&Pra, partner sportivo di AC Reggiana. Valeria è avvocato e membro di diverse società, contribuendo attivamente al mondo dello sport reggiano.

Bisogna ricordare, tuttavia, che la Reggiana è stata durata criticamente, soprattutto dalle associazioni che si battono contro la violenza sulle donne, per aver fatto giocare in questa stagione Manolo Portanova, un giocatore che è stato condannato a sei anni, in primo grado, a stupro di gruppo. Il calciatore è tuttora in attesa del processo di appello, ma in molti si sono chiesti se era opportuno tesserarlo visto che il Genoa lo aveva messo fuori rosa e il Bari lo aveva rifiutato.