REGGIO EMILIA – Produzione in calo nelle industrie reggiane. L’indagine congiunturale di Unindustria conferma il trend negativo degli indicatori economici, in sintonia con il panorama nazionale. Le esportazioni sono in ribasso a causa della frenata del commercio mondiale.
Nel periodo luglio-settembre 2023, la produzione industriale subisce una contrazione del 2,6% rispetto all’anno precedente. La debolezza della domanda interna e il rallentamento delle esportazioni continuano a pesare sull’attività economica.
Gli ordini totali delle industrie mantengono la tendenza negativa del trimestre precedente: il 65,7% delle imprese segnala una riduzione degli ordini, il 14,3% uno stallo e il 20% un incremento. Gli ordini esteri registrano una flessione del 63,8%.
Nonostante un’occupazione costante, i cali produttivi hanno impatto sulle ore lavorate. Nel terzo trimestre 2023, nel comparto industriale, le ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria autorizzate aumentano del 61,7%.
Complessivamente, nel terzo trimestre 2023, sono autorizzate 1.030.050 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale, in aumento del 39,5% rispetto al 2022.
Le previsioni per il quarto trimestre 2023 indicano ulteriori peggioramenti nelle prospettive di produzione e vendite. Il 29,3% delle aziende prevede un calo di produzione, il 52,2% si aspetta stabilità e il 18,5% prevede un incremento.
Commentando i dati, Mauro Macchiaverna di Unindustria Reggio Emilia sottolinea le incertezze attuali, evidenziando il potenziale impatto della guerra in Medio Oriente sul mercato energetico e i possibili aumenti dei tassi di interesse. L’avanzamento verso l’Industria 5.0 con l’Intelligenza Artificiale diventa essenziale, richiedendo sostegno per gli investimenti, soprattutto nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’implementazione del PNRR è cruciale per affrontare le sfide in corso con successo.
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