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Il Consiglio dei ministri approva il premierato

3 novembre 2023 | 17:57
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Il Consiglio dei ministri approva il premierato

Meloni: ‘La madre di tutte le riforme, ora decidono i cittadini. Basta con ribaltoni e governi tecnici”

ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il disegno di legge sulle riforme costituzionali. Ha dato quindi il via libera al testo che punta a introdurre il premierato in Italia, ossia l’elezione diretta del presidente del Consiglio. La riforma costituzionale prevede l’elezione diretta del presidente del consiglio e mira a garantire la decisione dei cittadini riguardo a chi li governerà, ponendo fine a instabilità, giochi di palazzo e governi tecnici. La premier Giorgia Meloni dichiara: “Vogliamo assicurare che chi è stato scelto dal popolo governi con stabilità”.

Meloni sottolinea l’importanza della riforma del premierato, evidenziando “la brevità degli ultimi governi in Italia e la necessità di un cambiamento strutturale. La riforma mira a estendere l’orizzonte di legislatura per favorire gli investimenti, migliorando la credibilità internazionale”.

Il ruolo del presidente della Repubblica rimane intatto, ad eccezione dell’elezione diretta del presidente del Consiglio. Il premier eletto direttamente dovrà rispettare il suo programma di governo. Il premier potrà essere sostituito solo da un parlamentare, eliminando la possibilità di governi tecnici e maggioranze arcobaleno.

La riforma esclude i senatori a vita, ad eccezione degli ex presidenti della Repubblica e degli attuali senatori a vita, in seguito al taglio dei parlamentari. Il testo raccoglie input dalla maggioranza, opposizione e società civile, mirando al più ampio consenso. Dice il premier: “Gli obiettivi principali sono la stabilità, governabilità e la fedeltà al mandato elettorale”.

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolinea che la riforma “promuove stabilità, governabilità e credibilità internazionale, senza alterare i poteri del capo dello Stato”.