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I leader del G7: “Sosteniamo la pausa umanitaria per Gaza”

8 novembre 2023 | 18:13
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I leader del G7: “Sosteniamo la pausa umanitaria per Gaza”

Blinken (Usa): “Cessate il fuoco impraticabile ma Tel Aviv non rioccuperà”

ROMA – Dal vertice del G7, in corso nella città giapponese di Hiroshima, i leader hanno lanciato un forte appello a Israele affinché metta in atto una “pausa umanitaria” nella Striscia di Gaza. Dopo 32 giorni di bombardamenti e oltre 10mila vittime, di cui il 40% bambini e il 20% donne, i ministri degli Esteri di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Canada e Giappone, a cui si aggiunge anche l’Alto rappresentante della politica estera europea Josep Borrell, hanno siglato una nota congiunta in cui, condannando l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre che ha causato 1.400 morti, e invocando il rilascio dei 244 ostaggi, incoraggiano anche il governo di Tel Aviv alla tutela dei civili palestinesi attraverso l’apertura di corridoi umanitari e il rispetto del diritto internazionale.

In particolare, nella dichiarazione si legge: “Evidenziamo la necessità di un’azione urgente per affrontare il deterioramento della crisi umanitaria a Gaza. Sosteniamo le pause e i corridoi umanitari per facilitare l’assistenza urgentemente necessaria, il movimento dei civili e il rilascio degli ostaggi“. Il testo non cita il termine “cessate il fuoco” invocato dalle Nazioni Unite, vari Paesi e cittadini scesi in piazza in diverse città del mondo. Nel suo intervento, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiarito le ragioni di questa posizione: “Coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l’obbligo di spiegare come affrontare le conseguenze inaccettabili che probabilmente ciò comporterebbe: Hamas è rimasto sul terreno con più di 200 ostaggi, con la capacità e l’intenzione dichiarata di ripetere quanto commesso il 7 ottobre”.

Blinken ha tuttavia chiarito che, una volta terminata al guerra, “Israele non può occupare Gaza”. La dichiarazione segue quanto detto ieri dal primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha espresso l’intenzione di Tel Aviv di “assumere la responsabilità della difesa di Gaza per un tempo indefinito”. Blinken ha detto che, una volta che gli attacchi cesseranno, “potrebbe essere necessario un periodo di transizione, ma è imperativo che il popolo palestinese sia al centro della governance anche a Gaza e in Cisgiordania. E ancora una volta, non vediamo una rioccupazione. Dai leader israeliani- ha aggiunto il segretario di Stato americano- ho saputo che non hanno alcuna intenzione di rioccupare Gaza” (Fonte Dire).