Giulia Cecchettin, trovato il cadavere vicino al lago di Barcis

ROMA – Il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato trovato in un canalone, vicino al lago di Barcis, in provincia di Poerdone. La scoperta è stata fatta dagli uomini impegnati nelle ricerche poco prima di mezzogiorno. La sorella, Elena, subito dopo che è uscita la notizia, ha scritto in una stories di Instagram: “E’ stato il vostro bravo ragazzo”, condividendo un post della scrittrice Valeria Fonte. In un’altra stories, Elena scrive “Per te bruceremo tutto”.

“I love you”. Queste le uniche due frasi che la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, ha affidato ad una foto pubblicata su Instagram che la ritrae in un selfie sorridente accanto alla sorella davanti ad uno specchio.

Intanto si apprende che è stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria. Il mezzo è stato registrato dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Non c’è traccia, invece, di una presenza anche in Alto Adige, che dista infatti solo pochi chilometri da Lienz.

Nel parcheggio del lago Barcis (Pordenone), dove è stato trovato il cadavere di Giulia Cecchettin, è stata trovata una Grande Punto nera identica a quella usata da Filippo Cecchettin. Probabilmente è stata abbandonata lì, in una strada marginale poco battuta, dal giovane su cui pende ad oggi un mandato di arresto internazionale.

Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha rivolto un appello a Filippo Turetta per convincerlo a costituirsi. “Speravamo di non dover dare questa notizia (il ritrovamento del corpo di Giulia, ndr) – ha proseguito incontrando la stampa – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”.