Coalizione civica: “Sbagliato escludere i bambini dai nidi comunali”

5 novembre 2023 | 19:18
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Coalizione civica: “Sbagliato escludere i bambini dai nidi comunali”

La portavoce Shana: “Attualmente uno dei temi più discussi è la denatalità, ma non si attuano delle vere politiche di contrasto che la determinano”

REGGIO EMILIA – Rajasulak Shana Jesuthasan (Shana) è una donna di 39 anni di origine srilankese laureata in legge, ha quattro figli, parla quattro lingue, ed è presidente provinciale del Fenapi, una associazione sindacale che tutela lavoratori e piccoli imprenditori con al suo interno anche un patronato servizi. Nata a Palai in Sri-Lanka è a Reggio Emilia da quando è piccola e qui ha le sue radici e sviluppato il suo impegno civico a sostegno delle famiglie italiane e straniere.

E’ una dei portavoce di Coalizione Civica, la lista civica guidata dai consiglieri comunali Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, e qui è intervenuta sulla questione dei bambini esclusi dai nidi comunali.

Scrive Shana: “Il metodo educativo emiliano Reggio Approch, che mette al centro i diritti e le esigenze di sviluppo del bambino, è considerato l’eccellenza educativa prescolare per antonomasia e la lettera pubblicata sul suo sito l’Istituzione Nidi e Scuole d’infanzia del Comune in merito, alla mancata apertura delle iscrizione per i piccolissimi cade sulle famiglie come una doccia fredda”.

Aggiunge la portavoce: “La scelta della maternità, soprattutto nelle donne lavoratrici, è spesso condizionata dalla stabilità lavorativa e dalla rete di supporto che si ha intorno a se. Attualmente uno dei temi più discussi è la denatalità, ma non si attuano delle vere politiche di contrasto che la determinano. Ancora oggi vi è una concezione culturale diffusa che un figlio sia responsabilità, quasi esclusiva, della madre. Occorre contrastare questa mentalità e divulgare la consapevolezza che, nella crescita e nell’educazione di un bambino, vi sono corresponsabilità legate a diversi soggetti: entrambi i genitori, le istituzioni e le comunità connesse”.

E conclude: “Io, in quanto madre e donna in carriera, non nascondo le numerose difficoltà incontrare nella conciliazione vita familiare –lavoro per cui, posso immaginare lo stato d’animo di tutte quelle neo mamme che, per un’incapacità organizzativa dell’amministrazione locale, si sono ritrovate costrette a rinunciare al rientro sul posto di lavoro”.