Via Luxemburg, il Comune riattiva piano per 30 villette

23 ottobre 2023 | 13:06
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Via Luxemburg, il Comune riattiva piano per 30 villette

Ma impugnerà davanti al Consiglio di Stato la sentenza del Tar che autorizza la loro costruzione

REGGIO EMILIA – Il Comune di Reggio Emilia impugnerà davanti al Consiglio di Stato la sentenza del Tar che autorizza la costruzione di circa 30 villette a schiera nei pressi di via Luxemburg, comprese nel piano urbanistico di iniziativa privata chiamato “Ans 2-2b”. Intanto però, per ottemperare al giudizio del tribunale amministrativo, ha riattivato la procedura del piano edilizio che riguarda circa 15.000 metri quadrati, proposto dall’Immobiliare Campani s.r.l. proprietaria di una parte del terreno dal 1988 e altri due soggetti privati (Il Borgo s.r.l. e Edilimmobiliare Sas).

L’intervento, inserito nel vecchio piano operativo comunale (Poc), era stato stralciato dalle previsioni pianificatorie del Comune perché l’iter relativo non era stato approvato entro il termine previsto di 5 anni. La sentenza del Tar di Parma, arrivata a luglio del 2022, ha però dato ragione ai costruttori che avevano chiesto di far valere i loro diritti. In una delibera della giunta comunale varata giovedì scorso, quindi, si legge però che “la riattivazione della procedura di approvazione del piano in oggetto avviene esclusivamente per doverosa esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali di cui sopra, e in coerenza con il Pug (il piano urbanistico generale approvato lo scorso maggio) in attesa della sentenza di merito del Consiglio di Stato”.

Nello specifico “l’esecuzione della sentenza del Tar implica che il procedimento volto alla approvazione dei piani attuativi sia ripreso ‘ora per allora’, assumendo al suo esito un provvedimento doverosamente retroattivo, dovendosi garantire tutela effettiva ai ricorrenti che, allo stato, hanno ottenuto l’annullamento in sede giudiziale dei provvedimenti che hanno disposto l’archiviazione dei procedimenti volti alla approvazione dei piani”. Insomma, si legge ancora nella delibera, “l’esecuzione della sentenza del Tar comporta la adozione di provvedimenti i cui effetti vengono riportati indietro nel tempo al momento della adozione del provvedimento annullato che ha interrotto i procedimenti volti all’approvazione dei piani attuativi”.

Inoltre, in questo scenario, “il sopraggiungere della adozione del Piano urbanistico generale e la sua attuale vigenza in salvaguardia non sono di ostacolo alla riattivazione del procedimento”. La Giunta ha dunque stabilito di “dover concludere l’iter di approvazione del piano urbanistico attuativo d’iniziativa privata denominato ‘Ans2-2b’ approvando oltre al piano che ha recepito le prescrizioni espresse dagli enti interpellati e dalla Provincia anche il relativo schema di convenzione urbanistica attuativa inviato il 31 luglio scorso da stipularsi con i soggetti attuatori proprietari dell’intero ambito di piano.

Nella cornice del piano urbanistico generale ora vigente le aree in questione sono classificate come “agricole urbane”, e sono funzionali “al completamento della rete ecologica” della città. E tali potrebbero tornare in caso di vittoria dell’amministrazione davanti al Consiglio di Stato.