Economia |
Economia
/

Unindustria: “Lavoriamo per realizzare la diga di Vetto”

11 ottobre 2023 | 14:53
Share0
Unindustria: “Lavoriamo per realizzare la diga di Vetto”

L’associazione: “Auspichiamo una risposta unitaria ad un problema annoso come la siccità”

REGGIO EMILIA – Dopo i risultati della tornata elettorale per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per il prossimo quinquennio, Unindustria Reggio Emilia, che concorreva con la Lista 2 “Diga e acqua per il territorio”, commenta: “Siamo lieti che queste elezioni siano state le più partecipate della storia dell’ente: con 9.252 consorziati che hanno espresso la loro volontà. L’obiettivo primario del nostro impegno è stato quello di garantire la realizzazione della futura Diga sull’Enza e del relativo bacino che, come abbiamo avuto modo di rimarcare pubblicamente in più occasioni, riteniamo debba avere una capienza di almeno cento milioni di metri cubi. Un obiettivo raggiunto per il quale esprimiamo la nostra soddisfazione”.

Continua Unindustria: “Infatti abbiamo appreso, durante la campagna elettorale, che anche la Lista n.1 Bonifica del fare, si è espressa per lo stesso parere, rivedendo posizioni precedentemente espresse da alcune associazioni in altra direzione. Cogliamo quindi questa apertura con la massima disponibilità a collaborare per dare al nostro territorio – in seno al nuovo governo della Bonifica – una risposta unitaria ad un problema annoso come la siccità”.

Secondo Unindustria la diga inoltre “sarebbe un’indispensabile difesa contro le piene potenzialmente distruttive a valle dei corsi d’acqua e rappresenterebbe un’importante riserva di acqua per affrontare la siccità e irrigare i terreni agricoli dell’intera valle, diventando così una risorsa per il nostro comparto agroalimentare– tra i più importanti d’Europa con la filiera del Parmigiano Reggiano – e per le aziende industriali dell’area. Inoltre, sarebbe utile anche per migliorare la distribuzione idropotabile, valorizzando l’ottima qualità dell’acqua delle nostre montagne e favorendo la ricarica delle falde acquifere. Infine, è un progetto sostenibile in quanto fonte di energia idroelettrica alternativa, che porterà effetti economici strutturali positivi per i Comuni della zona, diventando anche origine di nuovo sviluppo turistico”.