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Superbonus, anche Cna preoccupata

19 ottobre 2023 | 14:14
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Superbonus, anche Cna preoccupata

Sezzi: “Provvedimento emblematico di come non si dovrebbero fare le cose”. Imprenditori edili Emilia: “Prorogarlo per lavori completi al 60%”

REGGIO EMILIA – Dopo l’associazione dei costruttori edili di Unindustria (Ance), a Reggio Emilia anche la Cna esprime preoccupazione per la situazione dei cantieri a rischio blocco interessati dal “Superbonus 110”.

“Troppo farraginoso”

Per il direttore Azio Sezzi “parlando di incertezza è un provvedimento emblematico di come non si dovrebbero fare le cose”.  “Certo – prosegue – ha contribuito a creare dei posti di lavoro, ma alla fine è diventato troppo farraginoso. Noi, che abbiamo seguito alcune pratiche per delle aziende associate, abbiamo contato fino a 32 adempimenti necessari”.

Per il presidente della Cna reggiana Giorgio Lugli il bonus “è stato troppo compresso nel tempo. Ora bisogna evitare che i cantieri vengano bloccati perché altrimenti sorgeranno dei contenziosi e anche i cittadini potranno rimetterci”. Inoltre, conclude Sezzi, “pensiamo che bisogna anche mettere ordine nel sistema dei bonus varati tutti con scontistiche differenti”.

“Prorogarlo per lavori completi al 60%”

Sul tema prende posizione anche il collegio degli imprenditori edili dell’Emilia che dice: “Non si contesta l’eliminazione del Superbonus 110: la norma, che pur ha dato nuove opportunità di lavoro a molte imprese del nostro settore, ha sicuramente creato delle anomalie che vanno superate”.

Ma contestualmente, spiega il presidente Claudio Candini, “vi è l’urgenza di introdurre dei correttivi rispetto alla disciplina dei lavori in corso, ma che non si potranno concludere entro il 31 dicembre di quest’anno. Se non si interviene si va incontro al rischio reale di assistere al fallimento di una parte delle aziende coinvolte, al blocco dei lavori e al proliferare di contenziosi”.

Insomma “gli elementi di preoccupazione sono quindi molti e concreti”, spiega Candini, che conclude: “Una soluzione che ci sentiamo di suggerire è di approvare immediatamente un’estensione temporale di alcuni mesi per i condomini che abbiano già ultimato almeno il 60% dei lavori. Si tratta di una misura determinante per la sopravvivenza di moltissime aziende che non genererebbe aggravi ulteriori per le casse pubbliche”.