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Sinistra italiana: “No a primarie come regolamento di conti nel Pd”

12 ottobre 2023 | 14:53
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Sinistra italiana: “No a primarie come regolamento di conti nel Pd”

Il coordinatore regionale: “Sulla scelta del candidato siamo in ritardo, così fate un favore alla Destra”

REGGIO EMILIA – No alle primarie di coalizione come regolamento di conti in casa Pd. Lo stop è di Michele Bonforte, coordinatore regionale di Sinistra italiana in Emilia-Romagna, che in vista delle amministrative del prossimo anno (si vota anche in diversi capoluoghi, come Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Forlì e Cesena) invita le forze maggiori del centrosinistra a “fare sintesi” sui candidati sindaci, superando lo “stallo” attuale.

“Come Sinistra italiana – afferma Bonforte – siamo favorevoli alle primarie di coalizione quando queste servono a selezionare le opzioni politiche e culturali interne ad una coalizione, in modo da mobilitarle tutte in vista del confronto elettorale. Ma se invece, come appare oggi, vengono usate per un regolamento di conti dentro il Pd, come un prolungamento del loro congresso, allora sono solo un favore che si fa alla destra, perché invece che unire forze in questo modo le disgregano”.

Pertanto, “invitiamo tutte le forze politiche che vogliono fermare la destra, ed il Pd in particolare, a privilegiare la ricerca di sintesi sui candidati sindaci, in modo da porre mano celermente alla costruzione dei programmi di governo. Siamo in ritardo e una competizione fratricida sui nomi darebbe un vantaggio esiziale alla destra”. E’ invece “urgente- aggiunge l’esponente Si- costruire i luoghi dove selezionare le idee per il governo delle città, luoghi a cui dobbiamo chiamare a partecipare non solo i partiti, ma soprattutto ogni espressione di cittadinanza attiva, di associazionismo culturale, sindacale, di volontariato, di cui per fortuna è ricca la nostra regione. E’ questo il solo modo per respingere la destra in Emilia-Romagna. Facendo cessare i teatrini sui nomi, per dare protagonismo alle energie vive del nostro tessuto sociale”.

La destra, ricorda poi Bonforte, “ha già conquistato il governo del paese, grazie soprattutto alla divisione nel nostro campo, alla scelta suicida di Pd e M5s di far prevalere la competizione fra di loro, rispetto all’esigenza di unità. Oggi le scelte scellerate del governo Meloni hanno indotto le forze di opposizione a provare ad agire unite. Si è cominciato dal salario minimo e ora si sta lavorando ad una proposta sulla sanità. Vi sono dunque le condizioni perché si lavori a proposte unitarie per il governo delle città chiamate al voto in Emilia Romagna”.

Per farlo occorre però una “capacità di innovazione nelle politiche locali che non guardi al passato, ma che sia capace di unire le voci di chi, come noi e lo stesso M5s, ha anche criticato scelte che oggi necessitano di una profonda revisione. Una per tutte, dopo l’alluvione in Romagna, la gestione del territorio”.