Sciopero, niente intervento al Core: spedito a casa con due tumori

26 ottobre 2023 | 17:15
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Sciopero, niente intervento al Core: spedito a casa con due tumori

Nicola Barile, 44 anni, è stato rimandato a casa e ora dovrà aspettare fino a lunedì 30 ottobre

REGGIO EMILIA – Un segnale inequivocabile delle sfide che il sistema sanitario italiano affronta emerge da una disavventura capitata a un paziente del “Core” di Reggio Emilia.

Nicola Barile, un 44enne, ha ricevuto una diagnosi di carcinoma renale maligno nel luglio del 2023, una notizia già dura di per sé. Tuttavia, un mese fa, la sua situazione è peggiorata ulteriormente dato che l’uomo ha scoperto di avere un linfoma polmonare che coinvolgeva anche milza e stomaco.

La necessità di un intervento chirurgico urgente si è resa evidente, e in accordo con il suo team medico, è stata stabilita una data per l’operazione. Barile si stava preparando psicologicamente per l’intervento. Tuttavia, il giorno prima dell’operazione, si è verificato un evento incredibile.

Barile racconta al Resto del Carlino che ha dato la notizia: “Fino alle 16 del giorno prima, tutto sembrava procedere come previsto. Poi, improvvisamente, il medico e il chirurgo si sono presentati e mi hanno comunicato che l’operazione non avrebbe potuto avere luogo”.

Il motivo? “Nonostante fossero pronti a operare, mancava tutto il personale necessario in sala operatoria a causa di uno sciopero.” Barile ha espresso la sua frustrazione, sebbene abbia riconosciuto la gentilezza con cui gli è stato comunicato l’annullamento dell’operazione.

Un aspetto sconcertante della vicenda è che lo sciopero era noto da tempo, quindi sorge la domanda: perché far ricoverare il paziente proprio in quel giorno senza una chiara comunicazione dei rischi? La mancanza di informazioni pre-evento ha aumentato l’angoscia e la delusione di Barile. Al paziente è stato detto che sarà di nuovo operato lunedì 30 ottobre.

Scrive l’Ausl: “Si sottolinea, inoltre, che non è consentito all’Azienda chiedere ai propri dipendenti di comunicare preventivamente la volontà di aderire o meno allo sciopero e, conseguentemente, non è possibile conoscere in anticipo la quota di attività chirurgica programmata che potrà essere o meno garantita in quella giornata. Pertanto, i pazienti in programma nel pomeriggio del 20 ottobre sono stati informati sull’impossibilità ad effettuare l’intervento solo all’inizio del turno pomeridiano, ovvero quando è stato possibile verificare il livello di adesione allo sciopero da parte del personale. La Direzione si scusa per il disagio causato”.