Saman, pressioni sul fratello dal Pakistan: aperta un’indagine
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Gli accertamenti condotti rivelano che il giovane, che sarà sentito in aula il 27 ottobre, ha mantenuto contatti con la madre e altri familiari
REGGIO EMILIA – La Procura di Reggio Emilia sta indagando su presunte pressioni e minacce provenienti dal Pakistan nei confronti del fratello di Saman, testimone chiave dell’accusa contro i familiari imputati. Queste pressioni sarebbero volte a costringerlo a ritrattare le sue dichiarazioni o ad evitare di testimoniare durante il processo.
Il procuratore Gaetano Calogero Paci ha aperto un’indagine contro ignoti in relazione a questo caso. I carabinieri hanno ottenuto copie dei messaggi, forniti dal giovane, che sarà sentito in aula il prossimo 27 ottobre.
Gli accertamenti condotti rivelano che il fratello di Saman ha mantenuto contatti con la madre e altri familiari in Pakistan. In particolare, questi contatti si sono intensificati durante il periodo dell’estradizione del padre e hanno comportato pressioni nei confronti del testimone.