Punti nascite, la Lega: “Così Bonaccini cancella le promesse”

3 ottobre 2023 | 15:27
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Punti nascite, la Lega: “Così Bonaccini cancella le promesse”

I consiglieri regionali Delmonte e Catellani: “Il Defr si limita ad affermare che garantirà l’assistenza al parto in montagna”

BOLOGNA – “La giunta Bonaccini nasconde tra le pieghe del Documento di programmazione finanziaria regionale 2024-2026 la cancellazione della promessa che aveva fatto pubblicamente di riaprire il punto nascita di Castelnovo Monti, smentendo l’affermazione fatta in campagna elettorale per le ultime elezioni regionali”.

Così i consiglieri regionali reggiani Gabriele Delmonte e Maura Catellani intervengono nell’ambito della discussione sul Defr per cui è attesa l’approvazione entro il mese di ottobre da parte dell’assemblea regionale.

“Questo documento – aggiungono Delmonte e Catellani – ragiona in grande stile, ma alla prova dei fatti cade sulla mancata realizzazione di fatti concreti. Pensiamo alla legge sulla montagna, che abbiamo trovato addirittura nel programma di mandato ma che ancora non è alle viste. Sui punti nascita in montagna poi registriamo una preoccupante retromarcia: dopo la chiusura e le scuse dello stesso Bonaccini con la promesse di riaprire i punti nascita, ora il Defr si limita ad affermare che garantirà l’assistenza al parto in montagna. Si tratta di una clamorosa retromarcia, perché leggiamo nero su bianco che non c’è più la volontà amministrativa e politica di riaprire i punti nascita chiusi nei comuni di montagna, quindi a Castelnovo Monti per Reggio Emilia, ma anche a Porretta Terme (Bologna), Pavullo nel Frignano (Modena) e Borgotaro (Parma), nonostante le promesse fatte ai cittadini e ai vari comitati”.

Concludono Delmonte e Catellani: “Un voltafaccia che conferma la scarsa attenzione che la giunta Bonaccini ha nei confronti dei servii nei comuni montani. Un tassello preoccupante che si inserisce nel piano di progressivo allontanamento del servizio sanitario regionale dalle esigenze dei cittadini”.