Picchia per mesi e sequestra la compagna: arrestato

16 ottobre 2023 | 10:03
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Picchia per mesi e sequestra la compagna: arrestato

Un 43enne reggiano è finito in manette per maltrattamenti in famiglia aggravati, sequestro di persona e lesioni personali aggravate

REGGIO EMILIA – Mesi di inaudite violenze alla compagna, anche davanti al figlio minore: 43enne reggiano arrestato per maltrattamenti in famiglia aggravati, sequestro di persona e lesioni personali aggravate dai carabinieri di Castelnovo Monti e Ramiseto. L’uomo, dal mese di ottobre del 2022, ha maltrattato la convivente per futili motivi di fronte al figlio minore della donna, con aggressioni fisiche e psicologiche, divenute quotidiane da gennaio, con umiliazioni, offese, minacce e botte arrivando, a partire dal mese di maggio, a chiuderla in casa e ad impedirle di uscire in sua assenza, non permettendole di avere contatti con i suoi familiari, impedendole di usare il telefono e costringendola a rimuovere i profili social.

Sono state numerose le occasioni in cui ha picchiato la donna cagionandole lesioni con schiaffi, calci e pugni. Un giorno, dopo averla presa a calci e schiaffi, l’ha scagliata giù dal letto cercando di strangolarla e, dopo averla trascinata in bagno, le ha messo la testa nella vasca colma di acqua. In un’altra circostanza le ha scagliato contro gli occhi un cucchiaio rovente che la donna ha scansato con le mani riportando ustioni ancora visibili.

Ad agosto la donna è stata picchiata in auto e poi è stata costretta a scendere e a camminare a quattro zampe intorno all’auto. Una volta risaliti in macchina, di fronte alla richiesta di un po’ d’acqua l’uomo si è fermato nuovamente, ha trascinato la compagna giù dalla macchina, l’ha afferrata per i capelli e le ha schiacciato la faccia sull’asfalto, mettendosi con il suo corpo sopra di lei.

Una volta rientrati a casa, l’ha colpita con schiaffi e pugni e l’ha scaraventata a terra tentando di soffocarla con un braccio facendole perdere i sensi per alcuni secondi e, una volta ripresasi, ha continuato a picchiarla con un tubo di alluminio chiudendo la porta del corridoio per impedirle di fuggire, cosa che è riuscita a fare il giorno successivo chiedendo aiuto ai carabinieri.

Per quest’ultimo episodio la donna è stata ricoverata e poi dimessa con una prognosi di 63 giorni. Al termine delle indagini i carabinieri del nucleo operativo di Castelnovo Monti e della stazione di Ramiseto hanno portato tutto all’attenzione della procura reggiana che ha chiesto e ottenuto dal Gip l’arresto che è stato eseguit dai carabinieri che hanno portato l’uomo in carcere.