Piazza Prampolini, presidio di solidarietà per i palestinesi

13 ottobre 2023 | 12:41
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Piazza Prampolini, presidio di solidarietà per i palestinesi

Oggi, alle 18.30, organizzato da Laboratorio Aq16, Città Migrante e Casa Bettola per protestare contro “l’apartheid portato avanti da Israele”

REGGIO EMILIA – Presidio in solidarietà della popolazione palestinese oggi pomeriggio, alle 18.30, in piazza Prampolini, organizzato da Laboratorio Aq16, Città Migrante e Casa Bettola. La manifestazione viene organizzata proprio nella “giornata della rabbia” in cui Hamas ha chiamato il mondo arabo a una grande mobilitazione a sostegno dei palestinesi.

Scrivono gli organizzatori: “Tutti stiamo assistendo alla carrellata di immagini violente e atroci, che ci arrivano dai mass media, nel raccontare ciò che da sabato scorso sta accadendo sulla striscia di Gaza, in seguito all’incursione di Hamas. In questo momento Israele sta proclamando il suo diritto di difesa, con l’appoggio di tutti gli stati occidentali, mentre la popolazione palestinese non ha alcun mezzo per potersi difendere”.

E aggiungono: “L’isteria collettiva contro il terrorismo nella narrazione mainstream italiana ha tralasciato il contesto storico della Striscia di Gaza e di tutti i territori occupati. Israele da ormai 70 anni porta avanti una cruda e violenta apartheid nei confronti del popolo palestinese. La Striscia di Gaza dal 2005 è militarizzata su tutti i fronti, l’Onu l’ha definita “una prigione a cielo aperto”, nella quale vivono 2,2 milioni di palestinesi. Oggi l’attacco israeliano rischia di risolvere un conflitto che sta andando avanti da decenni con il genocidio”.

Scrivono gli organizzatori: “Oggi 2,2 milioni di civili palestenisi sono imprigionati a Gaza: il governo Netanyahu ha bloccato gli aiuti umanitari, niente e nessuno può entrare e uscire, ha bombardato il confine tra Gaza ed Egitto bloccando ogni via di fuga, tutta la Striscia è senza luce, acqua, gas, e stanno avvenendo dei bombardamenti continui non diretti a basi militari, come il governo israeliano sta raccontando, ma direttamente sui civili. A Gaza non esistono bunker, non esiste nessun luogo sicuro. E nel frattempo, in Cisgiordania, il governo israeliano arma i coloni e alimenta il razzismo violento”.

Concludono i manifestanti: “Lo scopo di Netanyahu è chiaro: far sparire dalla faccia della terra il popolo palestinese. Ci uniamo a tutte le piazze che si stanno formando in Italia e nel mondo per pretendere subito un’intervento dell’Europa in questo conflitto, per sbloccare gli aiuti umanitari, avviare subito dei corridoi umanitari, e per imporre una risoluzione dei due Stati subito”.