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Conflitto israelo-palestinese, la risoluzione Onu divide l’Europa

28 ottobre 2023 | 19:37
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Conflitto israelo-palestinese, la risoluzione Onu divide l’Europa

L’Italia si astiene. Meloni: “La nostra una posizione equilibrata”. Pioggia di critiche dalle opposizioni

ROMA – La Palestina, a differenza dell’Ucraina, sta dividendo l’Europa attraverso le scelte dei Paesi membri dell’Ue in merito alla recente risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu per un cessate il fuoco nel Medio Oriente per motivi umanitari.

In favore della risoluzione hanno votato Francia, Spagna, Irlanda, Portogallo, e anche Russia, Cina, Egitto e Qatar al di fuori dell’Europa. Italia, Germania, Polonia e Grecia si sono astenuti, mentre Austria, Croazia e Gran Bretagna hanno votato contro, insieme a Israele e gli Stati Uniti. La risoluzione è stata approvata con 120 voti favorevoli, 45 astensioni e 14 contrari.

La Giordania ha presentato il testo, chiedendo aiuti umanitari per la popolazione di Gaza, che ha subito settimane di bombardamenti da parte delle forze israeliane in seguito ai raid di Hamas nel sud di Israele. Le vittime di questo conflitto mediorientale sono già oltre 8.400.

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha sottolineato che non sostenere la risoluzione equivale a “approvare una guerra insensata e omicidi insensati”. Al contrario, Israele ha definito il testo “un’infamia”.

L’astensione dell’Italia sulla risoluzione ONU per il Medio Oriente è stata considerata la posizione più equilibrata, in linea con la maggior parte dei Paesi europei e del G7. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’importanza di affrontare la crisi umanitaria a Gaza e il tema della liberazione degli ostaggi, rimanendo in costante contatto con tutti gli attori coinvolti e sperando in sviluppi positivi.

Ha detto il ministero degli Esteri Tajani: “Il testo della risoluzione non era accettabile, perché non c’era la condanna esplicita di Hamas e non c’era una tutela nel testo della possibilità di Israele di difendersi”.

L’astensione “penso che sia stata un errore. Bene hanno fatto Francia, Spagna, Portogallo a votare a favore. Chiamatela tregua, chiamatelo cessate il fuoco umanitario, chiamatela pausa umanitaria, basta che si fermi questa strage di civili . La preoccupazione è enorme”, afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.