Concerto Kanye West, i sindacati: “Serve rispetto per Reggio”

19 ottobre 2023 | 16:25
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Concerto Kanye West, i sindacati: “Serve rispetto per Reggio”

Cgil, Cisl e Uil: “Le esigenze di cittadini, lavoratori e portatori di diritti non possono essere ignorate per mere ragioni di business”

REGGIO EMILIA – “Il continuo ping pong sul concerto annunciato poi smentito poi rinviato di Kanye West e la querelle fra società gestrice della RCF Arena e amministrazione comunale ci lascia perplessi”.

Cgil Cisl e Uil intervengono nel dibattito pubblico suscitato dall’ipotetico arrivo (tocca scriverlo perché, ad oggi, non si è ancora capito se il 27 ottobre il rapper statunitense si esibirà, ndr) di Kanye West nella nostra città.

Scrivono i sindacati: “Al netto del giudizio sul personaggio che per le sue esternazioni è quanto di più lontano dai nostri valori, spiace pensare che la nostra città sia percepita come una specie di piattaforma su cui atterrare e ripartire a piacimento, senza considerare che Reggio Emilia è fatta di cittadini, lavoratori, portatori di diritti ed esigenze che non possono essere ignorate per mere ragioni di business, in barba ad ogni programmazione e valutazione”.

Sottolineano Cgil, Cisl e Uil: “Mettere in moto una macchina di questa portata comporta impegno e fatica aggiuntiva per gli operatori della sanità, per chi presidia trasporti e viabilità, sicurezza e ordine pubblico, ristorazione, igiene ambientale, determina potenziali disagi alla cittadinanza e a chi deve spostarsi”.

E replicano ai gestori della Rcf Arena che in un comunicato stampa, ieri, avevano accusato la nostra città di essere “provinciale”: “Tutti questi fattori non posso essere liquidati con un invito a sprovincializzarsi accogliendo la star internazionale di turno, magari ringraziandola pure per aver scelto Reggio Emilia, per rimpinguare i propri incassi”.

Concludono i sindacati: “C’è bisogno di rispetto per chi lavora, per la storia e la cultura della nostra città, perché se il prezzo per diventare “più metropoli”è quello di essere una anonima comunità che non si interroga e non pensa agli interessi dei tanti lavoratori che la abitano, allora meglio restare fieramente provinciali”.