Cna, tra gli artigiani serpeggia l’incertezza

19 ottobre 2023 | 13:59
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Cna, tra gli artigiani serpeggia l’incertezza

Il dato emerge da un’indagine della associazione. Fra i problemi l’aumento dei costi di produzione, gli adempimenti burocratici e la reperibilità di personale

REGGIO EMILIA – Guardando ai prossimi mesi è l’incertezza il sentimento prevalente tra le imprese artigiane della provincia di Reggio Emilia. Emerge da un’indagine di Cna che ha sondato un campione di 190 associate (su 6.500 totali) tra il 15 e il 30 settembre scorsi, chiedendo un giudizio sui primi 8 mesi del 2023 e cosa si aspettano nell’ultimo scorcio dell’anno e nel 2024.

Nell’analisi dei dati – peraltro realizzata prima dello scoppio della crisi in Medio Oriente – spicca anche un sistema a “doppia velocità” dove le imprese più strutturate si differenziano dalle piccole per capacità di programmazione a più lungo respiro. Gli imprenditori, che pure hanno investito per crescere, avvertono infine un clima sfavorevole allo sviluppo delle loro attività, ostacolato dalla burocrazia e dall’annoso tema del personale irreperibile.

Il dettaglio

In dettaglio, esprimendosi sull’andamento della propria attività da gennaio ad agosto, il 33% del campione ha segnalato un miglioramento, il 34% un peggioramento, e il 33% ha parlato di stabilità. Nel quesito sulle previsioni per il 2024, invece, il 26% si aspetta una situazione peggiore, il 24% migliore e il 23% stabile. Da notare però che il 27% risponde “non so”, un indicatore di insicurezza e smarrimento da cui anche le imprese più grandi non sono esenti.

Per quanto riguarda l’occupazione, l’anno prossimo il 22% delle imprese prevede di incrementare gli addetti, contro il 25% dell’anno corrente. In calo anche le previsioni sugli investimenti: l’anno prossimo pensa di compierli il 33% degli artigiani reggiani, a fronte del 38% che ha speso per macchinari, digitale, formazione ed energia già quest’anno.

Le “bestie nere”

Infine le “bestie nere” delle aziende sono la riduzione dei margini dovuta all’aumento dei costi di produzione, gli adempimenti burocratici e la reperibilità di personale sul mercato del lavoro. A quest’ultima tematica la Cna provinciale dedicherà un evento specifico a dicembre. Per il presidente dell’associazione di categoria, Giorgio Lugli, “viste le incertezze che emergono dalle oscillazioni nei dati è evidente che ci troviamo di fronte a sfide significative.

Considerando anche il mutato contesto geopolitico serve una politica economica attenta e orientata a sostenere le imprese anche in situazioni di insicurezza, incoraggiando gli investimenti e favorendo la creazione di posti di lavoro”. Il “nostro impegno – conclude Lugli – è lavorare a stretto contatto con i nostri associati per stimolare la ripresa economica e garantire un futuro prospero al nostro territorio”.