Scuola, venerdì si torna fra i banchi con 175 alunni in meno

11 settembre 2023 | 17:27
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Scuola, venerdì si torna fra i banchi con 175 alunni in meno

Presentati investimenti, servizi educativi e attività di manutentive sugli edifici del Comune per la fascia 6-14 anni

REGGIO EMILIA – Venerdì prima campanella a Reggio Emilia per 12.586 alunni, tra bambini e ragazzi della fascia 6-14 anni, che torneranno a sedere dietro i banchi dopo la pausa estiva. Apriranno infatti nuovamente le porte i 12 istituti comprensivi a servizio del territorio comunale, che comprendono 41 scuole primarie e 13 scuole secondarie di primo grado, sostenuti da una forte rete di servizi, investimenti e progetti, che fanno capo al Comune di Reggio.

Anche per quest’anno i dati della scolarità a Reggio Emilia risentono del calo demografico del nostro territorio. Rispetto all’anno scolastico 2022-2023, la popolazione scolastica in città passa da 12.761 a 12.586 (con un calo complessivo di 175 unità): alla scuola primaria meno 112 unità, più contenuto alla scuola secondaria di primo grado con meno 63 unità.

Il Comune ha investito 7 milioni
In quest’anno scolastico l’amministrazione comunale investirà oltre 7 milioni di euro per il sostegno al diritto allo studio e per supportare e qualificare l’offerta educativa e formativa di bambini e ragazzi, attraverso servizi pomeridiani, di flessibilità oraria, servizio mensa, trasporti e attività a integrazione dei curriculum ministeriali. Non manca neanche lo sforzo per la miglioria dell’edilizia scolastica: dopo i lavori di manutenzione realizzati durante la pausa estiva (per un valore di 700mila euro), da gennaio il Comune si appresta a realizzare la nuova scuola Aosta e a dotare cinque scuole di spazi dedicati per il servizio mensa (13 milioni di euro).

scuola

Progetti
Il Comune rende disponibili alle scuola opportunità e possibilità di progetti che qualificano l’esperienza scolastica degli studenti anche in orario scolastico, come ad esempio attraverso il progetto di scuola diffusa che dal 2020 ha rappresentato un’occasione di ripensamento e trasformazione della didattica tradizionale attraverso l’affiancamento di esperienze legate al territorio. Nello scorso anno scolastico hanno partecipato al progetto di Scuola diffusa circa 2.500 bambini e ragazzi, Gli educatori del servizio Officina Educativa hanno co-progettato con 130 insegnanti.

Per il nuovo anno scolastico la Scuola diffusa si articola in otto diversi luoghi, ognuno in grado di arricchire, con diverse tematiche prestabilite, il bagaglio culturale e relazionale dei bambini secondo le proprie caratteristiche e competenze: Fondazione I Teatri (processi performativi negli apprendimenti tra linguaggio musicale, drammaturgico e coreutico); Musei civici (leggere il passato e il presente attraverso l’intelligenza connettiva, oggetti, opere e fenomeni); Centro internazionale Loris Malaguzzi (esplorazione e ricerca come approccio all’apprendimento e alla conoscenza); agriturismo Casa del gufo; azienda agricola cooperativa La Collina (educazione in natura con aule scientifiche all’aperto); la new entry l’Agricola di Villa Canali (processi trasformativi nella ricerca e produzione della filiera alimentare); Palazzo da Mosto (dialoghi con l’arte, incanti, metafore e processi interpretativi nelle mostre in città); parrocchia di Pieve Modolena (educazione civica sul territorio ed etica della cura).

Per allargare le opportunità offerte a bambini e ragazzi e al contempo sostenere le famiglie, il Comune è inoltre attivo con 13 servizi educativi pomeridiani sul territorio gestiti in collaborazione con il privato sociale che ogni anno accolgono oltre 450 studenti. Mentre altri 1.250 bambini e ragazzi, ogni anno scolastico sono coinvolti nelle progettualità pomeridiane gestite sia dalle scuole che dal servizio Officina educativa del Comune.

Molto attivo anche lo spazio culturale Orologio, luogo di promozione della lettura, ricerca educativa e sperimentazione didattica che si offre in particolare a gruppi di bambini, ragazzi e docenti di tutta la città.