Palestina, firmato il patto di gemellaggio con Beit Jala

20 settembre 2023 | 18:04
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Palestina, firmato il patto di gemellaggio con Beit Jala

La città palestinese era già legata da una dichiarazione di amicizia siglata 18 anni fa, e da relazioni decennali con la città emiliana

REGGIO EMILIA – Dopo la prima sottoscrizione avvenuta nel febbraio 2019 nella Sala del Tricolore, si è compiuta stamani in Palestina la seconda e finale sottoscrizione del Patto di gemellaggio fra Reggio Emilia e Beit Jala, città della Cisgiordania del distretto di Betlemme, a una decina di chilometri da Gerusalemme, già legata da una Dichiarazione di amicizia siglata 18 anni fa, e da relazioni decennali con la città emiliana.

A firmare il Patto, nella sede del Municipio di Beit Jala, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e quello della città palestinese Issa Al-Quasis, alla presenza della delegazione reggiana in missione, di cui fa parte anche l’assessore a Welfare e Politiche per i migranti, Daniele Marchi.

Il Patto di gemellaggio tra Reggio Emilia e Beit Jala dunque conferma e rafforza l’impegno di lunga data al confronto reciproco, alla conoscenza e alla collaborazione tra i due territori nel settore culturale, educativo, economico e sociale.

Con questo documento, vengono individuati gli ambiti prioritari di collaborazione tra le due città: tra questi, la promozione dei diritti umani, le attività e relazioni universitarie, l’educazione e la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia in ambito culturale e socio-educativo, la tutela dei diritti nell’ambito dei servizi alla persona e dell’innovazione socio-sanitaria, il rafforzamento degli scambi giovanili e in ambito sportivo, la valorizzazione dell’imprenditoria giovanile e la promozione di iniziative di turismo responsabile.

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“E prima ancora – sottolinea il sindaco Luca Vecchi – il perfezionamento di questo Patto di gemellaggio è nuova dimostrazione di come Reggio Emilia continui a essere una città costruttrice di pace, pronta a portare un messaggio e una volontà di pace dal livello locale a quello internazionale: la Palestina è uno snodo strategico per costruire pace e concordia. Questa intesa ha un valore istituzionale che formalizza la volontà di collaborazione e di pace ed è segno dell’attrazione fra le comunità delle nostre città, attraverso i diversi soggetti qui rappresentati e numerosi altri attori che ormai da tanti anni collaborano e costruiscono ponti di dialogo, cooperazione, difesa dei diritti dei popoli”.

LE ALTRE TAPPE DELLA MISSIONE
Nel pomeriggio di oggi era era previsto inoltre l’incontro con il Parents Circle – Families Forum (Pcff), un’organizzazione congiunta israelo-palestinese composta da oltre 600 famiglie che hanno perso un familiare a causa del conflitto in corso, creata nel 1995 per promuovere dialogo, tolleranza, riconciliazione e pace tra i due popoli. Per l’occasione sarà presente l’attivista per la pace Robi Damelin, israeliana, il cui figlio ventottenne David venne ucciso nel 2002 da un cecchino durante il servizio militare obbligatorio nei Territori palestinesi. La donna, autrice insieme a Bushra Awad del libro Le nostre lacrime hanno lo stesso colore, porterà il suo messaggio di pace e impegno per il dialogo e la convivenza civile.

Domani, giovedì 21 settembre, la delegazione reggiana visiterà il Centro educativo per il riuso creativo dei materiali di scarto di Betlemme (Bcrc), creato da Rtm in collaborazione con il ministero palestinese dell’Educazione: un’esperienza pilota unica in Palestina, in cui vengono promosse politiche di sostenibilità ambientale con la collaborazione del Centro di riciclaggio creativo ReMida di Reggio Emilia e di Fondazione Reggio Children.

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Successivamente, la delegazione prenderà parte alla cerimonia di inaugurazione del Festival della Pace 2023, promosso dal Comune di Beit Jala: nel corso della manifestazione verrà proiettata la mostra “Life of Beit Jala” – frutto di una collaborazione tra il Comune di Reggio Emilia, il Municipio di Beit Jala, Rtm, Fondazione E35 e Power Group, una associazione di giovani artisti locale – allestita anche in occasione di Fotografia Europea 2023.

Oltre a Beit Jala, la missione toccherà altri luoghi particolarmente simbolici di Israele e Palestina, tra cui il Muro del Pianto, il Santo Sepolcro e lo Yad Vashem di Gerusalemme; le città di Betlemme e Ramallah, dove la delegazione visiterà il Mausoleo di Arafat, al cui interno è custodita la salma del leader della resistenza palestinese Yasser Arafat.

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