“Novellara, non sottovalutare attentato contro leader Sikh”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Esprimiamo solidarietà al vicepresidente dell’Unione Sikh Italia, Iqbal Singh, con parole di ferma condanna sulla spedizione punitiva architettata a suo danno, da parte di presunte frange violente del movimento Sikh, che hanno fatto esplodere contro la sua abitazione tre ordigni incendiari.

Si tratta di un vero e proprio attentato intimidatorio, che rappresenta una novità inquietante per Novellara e che è stato interpretato dalla cittadinanza come un lampante segnale d’allarme che coinvolge tutta la Bassa Reggiana: in tal senso ci facciamo portavoce dei tanti reggiani che, nei nostri territori, ci hanno contattato nei giorni scorsi per esprimere il loro sconcerto sui fatti di Novellara: oltre allo spavento e alla preoccupazione, chiedono agli organi competenti di intervenire per impedire che si possano ripetere episodi di tale violenza nei nostri comuni.

Già sapevamo delle difficoltà dell’integrazione di alcune nazionalità straniere nei nostri territori, in particolar modo degli emigrati pakistani. Purtroppo la tragedia di Saman Abbas è emblematica in tal senso. Ora Novellara è nuovamente colpita da fatti violenti e intimidatori provenienti, con tutta probabilità, da alcuni facinorosi facenti parte della comunità Sikh. Ci spiace notare che non ci sia più coesione all’interno della comunità Sikh e che le contrapposizioni emerse tra le varie fazioni non siano state ricomposte in maniera pacifica, ma siano sfociate in ripetute violenze che hanno colpito anche Novellara.

Ne prendiamo atto e chiediamo pure agli amministratori locali di prenderne atto e agire di conseguenza senza sottovalutare la situazione: qui da noi, le politiche per l’integrazione sono sempre state gestite dal Partito Democratico che ha sempre evidenziato come i Sikh si siano ben integrati nel tessuto sociale reggiano. Che la comunità Sikh sia integrata è vero, ma quanto accaduto a Novellara dimostra come serva un’attenzione diversa alle dinamiche migratorie.

Nel tempio di Novellara, tanto per fare un esempio, sventolano le bandiere del Khalistan, il movimento separatista che chiede l’indipendenza del Punjab dall’India: rimaniamo fermamente convinti che nei luoghi di culto, di qualsiasi religione, appare inaccettabile anche il solo sospetto che si faccia attività politica che nulla ha a che vedere con il sacrosanto diritto di professare una religione.

Per questi motivi risulta stucchevole l’interrogazione in Parlamento dell’Onorevole Ilenia Malavasi, che sui fatti di Novellara chiede conto al Ministro degli Interni: il tanto decantato modello di integrazione delle comunità straniere nella nostra provincia è stato portato avanti solamente dal suo partito. Se vogliamo parlare di risultati tutt’altro che lusinghieri, è una responsabilità di cui il Pd deve farsi carico senza scusanti.

Alla sindaca di Novellara Elena Carletti diciamo che rimane molto da fare in tema di integrazione. Se pensiamo al caso di Saman Abbas e all’attentato incendiario di venerdì scorso, o alle zone d’ombra che caratterizzano la diffusa presenza sul territorio di cittadini cinesi, sarebbe opportuno partire dagli errori e dalle sottovalutazioni del passato per evitare di compierli una seconda volta.

Cristina Fantinati, capogruppo Lista Insieme al Consiglio Comunale di Novellara