Molotov a Novellara, l’esperta: “Contrasti fra fazioni rivali”

28 settembre 2023 | 12:20
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Molotov a Novellara, l’esperta: “Contrasti fra fazioni rivali”

La giornalista Francesca Marino: “Il Free Khalistan movement vuole prendere il controllo del tempio. Sono dei tagliagole finanziati dai servizi segreti pakistani”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – “Le bandiere gialle del Khalistan che sventolano fuori dal tempio di Novellara e quel manifesto che rimanda all’operazione Blue Star del 1984 dimostrano che, evidentemente, c’è qualcuno che sta prendendo il controllo di quel luogo sacro. Forse è la fazione più estrema che preme per prendere il sopravvento”.

Francesca Marino, giornalista, fotoreporter e traduttrice, specializzata in India e subcontinente indiano, che collabora regolarmente con “Limes”, “L’Espresso e “Il Messaggero”, è allarmata per quello che è accaduto a Novellara dove qualcuno ha lanciato tre molotovcontro la casa di Iqbal Singh, uno dei leader della comunità sikh locale che adesso è sotto scorta.

La vicenda, come ha detto lo stesso Iqbal Singh in un’intervista alla Rai, potrebbe essere legata alla indipendenza del Punjab, uno stato dell’India a nord di Delhi. Il Movimento Khalistan, per l’appunto, è un movimento separatista che cerca di creare la terra natìa dei sikh, stabilendo uno stato sovrano chiamato Khalistan. Davanti alla casa di Iqbal, a Novellara, qualche giorno prima dell’attentato, è apparsa una scritta che inneggia al Khalistan.

Sikh

Pure intorno al tempio sventolano bandiere gialle che inneggiano all’indipendenza con la scritta Khalistan ed è apparsa un’immagine che rimanda all’operazione Blue Star e al massacro dei Sikh del 1984, quando molti uomini dell’esercito indiano e 20 carri armati fecero irruzione nel Tempio d’Oro. Si tratta di immagini e bandiere che sono apparse recentemente e che, solo un anno fa, non erano presenti.

Cosa pensa che stia accadendo a Novellara, anche considerando quello che è successo recentemente a Pordenone dove c’è stata una grossa rissa tra due gruppi Sikh che, da mesi, si contendono la gestione di un tempio della zona?
Credo che ci troviamo di fronte a un contrasto fra fazioni rivali. I Sikh, chiariamolo subito, sono la prima vittima di questa situazione, dato che gli appartenenti al Khalistan movement saranno l’uno per cento della comunità. Se prendono il controllo, tra un po’, ci ritroviamo come in Canada con le ambasciate indiane assaltate. Nessuno pensa che sia strano che ci siano le bandiere che inneggiano al Free Khalistan fuori dal tempio? Probabilmente ci saranno anche beghe personali, ma io penso che ci troviamo di fronte a un caso in cui la fazione più estrema preme per prendere il controllo totale.

Crede che ci sia un rapporto fra quello che è successo a Pordenone e quello che è accaduto a Novellara? Là è stato ferito il presidente dell’Unione Sikh Italia (USI), mentre qui le molotov sono state lanciate contro il vicepresidente dell’Usi.
Io sono preoccupata, perché questi due episodi sono avvenuti immediatamente dopo questa vicenda del presidente canadese Trudeau che ha accusato il governo indiano di avere ucciso, senza fornire le prove, il capo di una comunità sikh sul territorio canadese. Si sapeva che questa cosa avrebbe dato una spinta ai movimenti separatisti del Khalistan movement. Tenga presente, fra l’altro, che in India i khalistani non ci sono, perché la comunità sikh è scesa in piazza a difendere il governo indiano contro le loro gesta criminali. Questo perché hanno paura di questa gente, dato che spesso la faccenda della patria dei sikh copre reati comuni tipo il traffico di droga e di esseri umani.

Francesca Marino

C’è chi dice che, dietro al movimento del Free Khalistan, ci siano i servizi segreti pakistani. E’ vero?
Sì, chiedetevi perché questi signori, che vogliono il Khalistan libero non parlano della parte del Pakistan da liberare. I pakistani, dopo aver fatto fuori tutti i sikh sul loro territorio, ora finanziano i signori del Khalistan movement che reclamano libero solo il Punjab indiano. Sono finanziati dal Pakistan. Guarda caso il Khalistan movement è forte solo dove c’è una comunità pakistana forte, come nella vostra Bassa.

E quindi cosa sta succedendo esattamente a Pordenone e Novellara?
Sta succedendo quello che avviene dappertutto, ovvero che persone perbene sono terrorizzate da quelli del Free Khalistan che stanno prendendo il controllo. L’hanno già fatto in Canada, dove ogni tempio ha le foto, tipo quelle al tempo del Far West, in cui manca solo la scritta wanted, con le immagini dei diplomatici indiani. Quelli che scappano dal Punjab e inneggiano al Free Khalistan sono, in realtà, bande di tagliagole. Questa storia del Free Khalistan serve a dare una vernice ideologica a crimini comuni per cui poi questi ottengono l’asilo politico. Questi signori, in realtà, raccolgono fondi, anche in Italia, che servono ad ammazzare politici punjabi. In più sono finanziati dai servizi segreti pakistani e si mescolano pericolosamente con le reti jihadiste di matrice pakistana.