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Marocco, terremoto devastante: 820 morti e 672 feriti

9 settembre 2023 | 09:59
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Marocco, terremoto devastante: 820 morti e 672 feriti

L’epicentro a 70 chilometri da Marrakech, a una profondità di 10 chilometri. Meloni: “L’Italia disponibile a dare sostegno”

ROMA – Una devastante scossa di terremoto, con una magnitudo 7 della scala Richter, ha provocato morte e distruzione nella regione di Marrakech, in Marocco, provocando 820 morti e 672 feriti.

Il primo report ufficiale è stato presentato dal ministro dell’Interno marocchino. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23,11 di venerdì. L’epicentro del terremoto è stato individuato proprio al centro del paese, a soli 16 chilometri dal villaggio di Tata N’Yaaqoub, situato nel comune di Ighil, a 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.

Tuttavia, l’impatto si è fatto sentire lungo l’intera dorsale dell’Atlante, da Merzouga, una delle porte del deserto, fino a Taroudant, Essaouira e Agadir, e anche dall’altro lato della catena montuosa, fino a Casablanca e Rabat. Un movimento ondulatorio che è durato circa 30 secondi, provocando ingenti danni materiali. In risposta a questa tragica situazione, sono state messe in campo le forze dell’ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico per attuare un piano d’emergenza.

Marocco

“La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, attualmente a Nuova Delhi per partecipare al Vertice G20, ha appreso con profondo dolore della terribile catastrofe che ha colpito il Marocco”, ha dichiarato un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi. “La Meloni – recita il comunicato – ha espresso la sua più sincera vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo marocchino, manifestando la totale disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questo momento di emergenza”.

Il bilancio delle vittime del terremoto è in costante aggiornamento, man mano che arrivano notizie dalle diverse città e soprattutto dalle località montane vicine all’epicentro. Questi piccoli paesi spesso non dispongono di connessione internet e le abitazioni sono costruite in modo tradizionale, con le caratteristiche pareti di paglia, fango e pietre, rendendole estremamente vulnerabili a eventi sismici di questa portata. Nella medina di Marrakech, le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico hanno ceduto, causando crolli di alcune abitazioni. Nella piazza Jamaa el Fna, il minareto di una piccola moschea vicino al celebre ‘Café de France’ è crollato.

Marocco

Sono stati segnalati danni anche nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona nord-est della città. A Gueliz, nella città moderna, sono state riscontrate crepe nel campanile della chiesa cattolica. Anche a Essaouira, sulla costa dell’Oceano Atlantico, e a Ouarzazate, nel centro-sud del Marocco, sono stati riportati crolli di facciate. Numerose persone hanno cercato rifugio per le strade della città moderna di Marrakech e nei vicoli della medina, prese dal panico. L’elettricità e la connessione internet sono state interrotte per un lungo periodo. Il centralino dell’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate, soprattutto da parte di turisti desiderosi di rientrare in patria. Al momento, gli aeroporti rimangono chiusi e si prevede la loro riapertura solo sabato mattina.

Marocco

“Con grande tristezza per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco”, ha scritto su Twitter il primo ministro indiano Narendra Modi, prima dell’inizio del Vertice G20 a New Delhi. “In questo momento tragico, i miei pensieri sono rivolti al popolo marocchino”, ha aggiunto. “Condoglianze alle famiglie delle vittime. Auguro una pronta guarigione a coloro che sono rimasti feriti. L’India è pronta a fornire qualsiasi assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile”.