Ius soli sportivo, il caso finisce in Parlamento

30 settembre 2023 | 09:48
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Ius soli sportivo, il caso finisce in Parlamento

Dopo la vicenda del Progetto Aurora il Pd ha presentato un’interrogazione al ministero dello Sport sui mancati tesseramenti della Figc di giovani calciatori stranieri

REGGIO EMILIA – Finisce in Parlamento il caso del progetto Aurora sollevato dal suo presidente, Gianni Salsi, che è stato costretto a ritirare la propria squadra di Esordienti Figc a 9, formata da 15 atleti nati nel 2012, al loro primo tesseramento in Federazione dopo tanti capionati col Csi, a causa del rifiuto da parte della Figc del tesseramento di ben 8 atleti extracomunitari, per l’abolizione improvvisa dello Ius soli sportivo.

Scrive i deputati del Pd Mauro Berruto, responsabile del dipartimento sport, Andrea Rossi, Ilenia Malavasi e Stefano Vaccari: “Presenteremo un’interrogazione al ministro Abodi per capire cosa stia succedendo rispetto alla difficoltà di tesseramento di ragazzi minori di 18 anni senza cittadinanza italiana che vogliono praticare sport. Molte segnalazioni ci arrivano da associazioni che tentano di tesserare piccoli sportivi, cittadini di seconde e terze generazioni residenti in Italia, ma ancora senza cittadinanza e non riescono a farlo”.

Continuano i parlamentari del Pd: “Considerato che, come recentemente voluto dal Parlamento intero, anche la Carta costituzionale riconosce il valore educativo e sociale dello sport, chiediamo di intervenire affinché siano chiarite con le federazioni le procedure in osservanza al dl 36 – come peraltro definito nella XVII Legislatura con i governi di centrosinistra – che richiede ai piccoli atleti semplicemente un anno di frequenza scolastica”.

E concludono: “Ci giunge notizia, infatti, di richieste di documenti molto complessi da reperire. Segnaliamo il problema e, in modo costruttivo, chiediamo al ministero un intervento affinché la situazione presso le federazioni sportive torni a normalizzarsi”.