Impianto Forsu, il M5S: “Ancora nessun monitoraggio su odori”

15 settembre 2023 | 15:28
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Impianto Forsu, il M5S: “Ancora nessun monitoraggio su odori”

I pentastellati: “E’ stata decisa la convocazione di una commissione consiliare straordinaria con Arpae”

REGGIO EMILIA – Continua ad essere travagliata l’attività dell’impianto Forsu di Gavassa in attività da quasi un anno ed ancora alle prese, secondo quanto scrivono i Cinque Stelle con problemi di varia natura “come sversamenti, rumori e odori sgradevoli”.

Scrive il M5s: “L’attività, ridotta rispetto alla piena capacità produttiva per problemi tecnici di varia natura, ha visto nell’ultima settimana parecchie segnalazioni da parte dei cittadini che vivono in prossimità tanto che in una riunione di consulta, presenti l’assessore Carlotta Bonvicini ed il dirigente Paolo Gandolfi, è stata decisa la convocazione di una commissione consiliare straordinaria con Arpae e, si auspica, con il gestore Iren Ambiente”.

Continuano i pentastellati a proposito dell’impianto Forsu: “Sono state riscontrate evidenti difficoltà e valutazioni sottostimate a danno della popolazione residente, nonostante la pressione dei comitati, tant’è che lo scorso 9 settembre Iren Ambiente ha inviato comunicazione di modifica di Aia relativa all’implementazione del sistema di abbattimento delle emissioni in atmosfera con l’impiego di un nuovo non precisato reagente acido, al fine di migliorare l’efficienza di abbattimento degli scrubber a servizio dei biofiltri ad oggi evidentemente non sufficienti”.

Scrivono i consiglieri pentastellati Paola Soragni e Giancarlo Setti: “A quasi un anno dall’avvio della produzione, con un forte impatto sulla popolazione residente, non abbiamo ancora idea di quello che l’impianto emette. E’ inquietante e colpevole il ritardo di Iren Ambiente che avrebbe dovuto effettuare delle campagne di addestramento dei nasi elettronici in grado di acquisire consistenti impronte olfattive delle sorgenti odorigene ben prima dell’avvio dell’attività, viceversa i dati sono stati presentati agli enti solo il 3 luglio scorso. Questo ha causato un grave ritardo nella capacità di monitoraggio dei composti caratteristici del processo produttivo dell’impianto in progetto (composti organici volatili, acido solfidrico, ammoniaca) che ad oggi non sono disponibili e lo saranno forse nell’autunno del 2023″.

forsu

Dicono Soragni e Setti: “Vogliamo sperare che nella commissione speciale, che sarà convocata su questo tema, l’amministrazione abbia in mano qualche elemento per fare le opportune valutazioni. Non è possibile continuare una attività così impattante sulla salute umana al buio. Non è da escludere la necessità di una sospensione cautelativa dell’attività dell’impianto. Inoltre, mentre da un lato il consiglio comunale nell’ultima seduta ha dato il via libera al Paesc (piano di azione per l’energia sostenibile e il clima del Comune di Reggio Emilia), dall’altra ha rigettato la richiesta dei cittadini che, con una mozione popolare, richiedeva di monitorare con una centralina fissa le emissioni provenienti dall’impianto Forsu”.

E concludono: “Ciò che emerge da quanto sopra esposto è inquietante oltre che scandaloso: Iren e chi ha l’obbligo di tutelare la salute pubblica come il primo cittadino non hanno sotto controllo né gli odori, nè le emissioni inquinanti relativi alla qualità dell’aria. Si ricorda che, stante la mancata risposta puntuale da parte del Comune ad un accesso agli atti sul tema, i sottoscritti consiglieri hanno presentato esposto in Procura, perché, a fronte di mancate risposte da parte dell’ente, siano disposte indagini per scoprire la verità della situazione”.