Vandali in azione a Milano, imbrattata la galleria Vittorio Emanuele

ROMA – La Galleria Vittorio Emanuele II, nel cuore di Milano, è stata vandalizzata questa notte da un gruppo di writer che, con vernice spray verde e azzurra, hanno disegnato una grande scritta sul frontone, visibile anche dalla piazza del Duomo. Il fatto è avvenuto ieri sera intorno alle 22.30. Agenti del nucleo Duomo della Polizia locale hanno visto i writer intenti a realizzare i graffiti e, dopo aver dato l’allarme, sono immediatamente saliti sul tetto della galleria, ma i writer erano già riusciti a fuggire. Al momento sono in corso le indagini da parte della Polizia di Stato.

I tre, bombolette alla mano, hanno imbrattato la parte superiore della facciata della Galleria. Su Instagram, il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha postato una foto estratta dalle riprese delle telecamere di zona in cui si vedono i vandali all’opera e ha manifestato la sua rabbia. “Ieri notte intorno alle 22.00 dei deficienti hanno vandalizzato la Galleria Vittorio Emanuele. Ripresi dalle telecamere, sono scappati dal dedalo dei tetti della Galleria, ma la polizia è sulle loro tracce. Li prenderemo. Non possiamo accettare che le nostre città e la nostra cultura sia continuamente imbrattata e vandalizzata. Massimo della pena”.

“Il danneggiamento al frontone della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano con vernice spray è un atto gravissimo che va punito con pene esemplari. Il rispetto per i beni pubblici e per i nostri immensi tesori artistico-architettonici deve affermarsi sempre più come valore assoluto, a partire dalla scuola e fino agli strumenti social che troppo spesso rilanciano le gesta di veri e propri vandali che mettono a rischio i monumenti e gli spazi aperti al pubblico di elevatissimo valore storico e culturale”. Lo ha affermato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “A breve, dopo l’approvazione avvenuta il mese scorso al Senato, il ddl eco-vandali sarà votato dalla Camera e diventerà finalmente legge così da avere un quadro normativo più severo ed efficace per contrastare il deturpamento dei nostri beni culturali e paesaggistici”, conclude.