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Strage di Bologna, scoppia il caso De Angelis

7 agosto 2023 | 10:17
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Strage di Bologna, scoppia il caso De Angelis

Polemica dopo le affermazioni del portavoce della Regione Lazio su Fioravanti, Mambro e Ciavardini

ROMA –Strage di Bologna, scoppia il caso De Angelis. “Come ogni libero cittadino di questa Nazione, ho esercitato il diritto di esprimere la mia opinione su un evento solstiziale della nostra storia, fondata su decenni di inchiesta svolta come giornalista e parlamentare. E certo, non lo nego, animato dalla passione di chi ha avuto un fratello morto, vittima di uno degli accertati depistaggi orditi per impedire l’accertamento della verità, con l’utilizzo della falsa testimonianza del massacratore del Circeo Angelo Izzo. E quindi con il diritto personale e familiare di chiedere di approfondire ogni analisi finché non sia dissipato qualunque dubbio. Ho detto quello che penso senza timore delle conseguenze. Se dovrò pagare per questo e andare sul rogo come Giordano Bruno per aver violato il dogma, ne sono orgoglioso“.

Lo scrive su facebook Marcello de Angelis, responsabile della comunicazione Istituzionale della Regione Lazio, dopo le polemiche suscitate dalle sue affermazioni sulla strage di Bologna in cui sosteneva “so per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini. Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza. E in realtà lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e “cariche istituzionali”. E se io dico la verità, loro – ahimè – mentono. Ma come i martiri cristiani io non accetterò mai di rinnegare la verità per salvarmi dai leoni. Posso dimostrare a chiunque abbia un’intelligenza media e un minimo di onestà intellettuale che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c’entrano nulla con la strage. Dire chi è responsabile non spetta a me, anche se ritengo di avere le idee chiarissime in merito nonché su chi, da più di 40 anni, sia responsabile dei depistaggi”.

Parole quelle di De Angelis, che hanno subito dato vita a numerose polemiche da parte delle opposizioni che ne chiedono anche le dimissioni. Tra i primi a rispondere, Bonaccini: “Ignobile e bugiardo. Venga a dirle a Bologna queste cose. Guardando negli occhi i famigliari delle vittime della strage fascista del due agosto”.