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Migranti, 41 morti nel canale di Sicilia

9 agosto 2023 | 18:45
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Migranti, 41 morti nel canale di Sicilia

Sea Watch denuncia: “L’Ue ha ignorato il maltempo”. A raccontare quanto avvenuto sono stati i quattro sopravvissuti soccorsi dalla guardia costiera

PALERMO – Nuovo dramma migranti nel Mediterraneo: quarantuno migranti sarebbero morti a causa del ribaltamento del barchino sul quale viaggiavano. L’imbarcazione era salpata dalle coste della Tunisia. A riferirlo sono stati i quattro sopravvissuti soccorsi dalla guardia costiera nel canale di Sicilia, che ora si trovano all’hotspot di Contrada Imbriacola gestito dalla Croce rossa italiana. Sono tre minori, da quanto dichiarano (due ragazzi e una ragazza), e un uomo adulto, provenienti da Guinea e Costa d’Avorio. Lo dice la Cri in una nota. I migranti raccontano che sull’imbarcazione che avrebbe fatto naufragio c’erano 45 persone partite giovedì sera da Sfax: a quanto pare persone non in relazione familiare con i sopravvissuti. I quattro superstiti al naufragio si sarebbero salvati con delle camere d’aria e poi raggiungendo un’altra imbarcazione in mare. Al momento le condizioni generali di salute sono buone e vengono assistiti e supportati dagli operatori della Croce rossa. Verranno poi trasferiti dall’hotspot in altri centri a breve.

SEA WATCH: L’UE HA IGNORATO IL MALTEMPO

“Nei giorni scorsi nel Mediterraneo si è consumata l’ennesima strage annunciata”. Così in una nota l’organizzazione Sea Watch commenta l’ultimo naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia, dove hanno perso la vita 41 persone, così come hanno raccontato i soli quattro sopravvissuti al disastro. “Sono 4 su 45 gli unici sopravvissuti al naufragio avvenuto giorni fa nel Mediterraneo” continua Sea Watch, riferendo che “il nostro aereo da ricognizione Seabird le ha avvistate mentre venivano soccorse dal mercantile Rimona. Hanno raccontato di essere tra le poche a bordo con un salvagente e di essere rimaste in acqua fino a trovare un’altra barca vuota. Erano partite da Sfax, in Tunisia. Il naufragio è stato causato dal maltempo di questi giorni. Un maltempo- osserva l’ong- ampiamente previsto e che le autorità europee hanno ignorato, lasciando al loro destino decine di barchini”.

RANDO (PD): DOLORE E RABBIA DI FRONTE ENNESIMA TRAGEDIA LAMPEDUSA

“Dolore e rabbia davanti alla ennesima tragedia di Lampedusa dove sarebbero annegati 41 persone. Il mar mediterraneo continua ad essere teatro di una strage per la disumanità dei potenti. Non ci sono più lacrime e parole per commentare una silenziosa carneficina che da almeno 30 anni si consuma sotto gli occhi di una politica internazionale che finge di non vedere. In questo giorno ricordiamoci di avere occhi giusti e cuore aperto per ritornare ad essere umani, perchè dove la coscienza si inabissa e il sentimento di comunità affonda , la politica ha già perso”. Così la senatrice Vincenza Rando, responsabile Legalità del Pd.

BORGHI: “QUESTA CARNEFICINA ABBIA FINE”

“Ancora un naufragio a Lampedusa, ancora vite spezzate in mare. Una preghiera per le vittime, un grido d’allarme al Governo e all’Europa: lavoriamo perche questa carneficina abbia fine”. Così Enrico Borghi, Presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato.

MAJORINO: “IMMOBILISMO GOVERNO, RETORICA VUOTA”

“Ancora l’ennesima strage nel Mediterraneo nell’immobilismo del governo italiano. Servirebbero una missione di soccorso europea e un vero piano di condivisione della responsabilità dell’accoglienza. Invece siamo alla retorica vuota e agli accordi disumani coi dittatori”. Così, su Twitter, Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Partito democratico.

SINDACO DI LAMPEDUSA: SI PARLA DI EUROPA MA TRAGEDIE CONTINUANO

“L’ennesima tragedia. Si continua a parlare di interventi da parte dell’Europa ma di fatto ancora oggi leggo di un nuovo dramma”. Così il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, commentando con la Dire l’ultima tragedia del mare con 41 persone morte a seguito del ribaltamento del barchino sul quale viaggiavano (Fonte Dire).