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Michela Murgia, il funerale a Roma: in migliaia per salutarla

12 agosto 2023 | 17:18
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Michela Murgia, il funerale a Roma: in migliaia per salutarla

La scrittrice e intellettuale è morta a 51 anni: l’area antistante la chiesa di piazza del Popolo è gremita di uomini e donne di ogni età racchiusi in un rispettoso silenzio

ROMA – È arrivato accolto da un lungo applauso poco prima delle 15 a piazza del Popolo, a Roma, il feretro di Michela Murgia: le esequie della scrittrice deceduta giovedì sera per un tumore si sono tenute nella chiesa degli Artisti. Migliaia le persone che hanno voluto partecipare alla cerimonia funebre: tutta l’area antistante la chiesa è gremita di uomini e donne di ogni età racchiusi in un rispettoso silenzio. Presenti anche alcune bandiere tricolore, due palloncini a forma di unicorno e fogliettini alzati al cielo con scritto ‘grazie Michela’. Tra la folla, anche Francesca Pascale, Paola Turci e Christian Raimo.

ROBERTO SAVIANO: “PER LEI TUTTA LA MIA GRATITUDINE”

“Sono le parole più difficili della mia vita”. Così lo scrittore Roberto Saviano prende la parola al termine delle esequie di Michela Murgia.

“Michela- ricorda Saviano – voleva che questa giornata fosse per tutti. Sembrava suonasse quando batteva sui tasti. Per Michela la condivisione era il senso di tutto. Quando le cose non andavano lei ti diceva: ‘non stare solo, vieni qui’. Le scelte di Michela possono essere sintetizzate in: non essere soli, non lasciare soli. Michela ha protetto tutti fino alla fine, anche nei momenti dolorosissimi della fine”.

“Lei è stata abile a non far sentire il dolore delle sue scelte di lotta – sottolinea Saviano -. Ci siamo conosciuti e uniti non per quello che abbiamo fatto, ma per quello che ci hanno fatto. In questo Paese è stato possibile che si considerasse una scrittrice, intellettuale attivista come una nemica politica. Michela ha voluto stare accanto a me nei processi che mi hanno riguardato. Voglio darle tutta la mia gratitudine: durante la notte e i pomeriggi difficili, Michela c’era. ‘Abbi fiducia in chi ci legge e capisce’, diceva”.

“Quelli che hanno fatto davvero del male a Michela – attacca Saviano – sono quelli che avevano un piede qui e un piede lì, quelli che stavano a metà per convenienza. Sono loro ad aver reso la sua vita difficilissima. Michela sceglieva, perchè il silenzio di fronte all’orrore l’avrebbe resa infelice. Scegliere è l’unica cosa che la faceva sentire in asse con sé stessa”. Lunghi applausi al termine del suo discorso, mentre fuori la folla intona ‘Bella ciao’.

All’uscita dalla chiesa degli Artisti, Saviano ha parlato ancora di Murgia. Michela “ha portato sulle sue spalle quello che non fa la politica, cioè prendersi cura della cosa pubblica. È stata bersagliata da siti infami, da una stampa immonda, che avevano messo il bersaglio su di lei. Quando si attacca un’intellettuale, in realtà la si sta intimidendo“.

“Voleva che fosse questo il suo funerale, una celebrazione tra persone – ha aggiunto Saviano -, ‘non siamo soli, non siete soli’”. Intorno la folla gli grida: “Grazie Roberto”, “Roberto sei tutti noi, ce sei rimasto solo tu”.

L’INSULTO

“Comunisti di merda. Viva la Meloni”. È quanto urlato da un uomo di circa 50 anni verso la folla assiepata davanti alla chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma, dove era in corso il funerale della scrittrice Michela Murgia. L’uomo è stato poi avvicinato dagli agenti della Polizia locale (Fonte Dire).