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Maltempo, quasi 230 milioni di danni in Emilia-Romagna

2 agosto 2023 | 10:22
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Maltempo, quasi 230 milioni di danni in Emilia-Romagna

Bonaccini firma la richiesta dello stato d’emergenza e incalza il Governo: “Risposte celeri”

REGGIO EMILIA – Tetti scoperchiati, strutture crollate, tralicci e alberi abbattuti, coltivazioni danneggiate o distrutte, allagamenti: danni stimati per circa 29 milioni di euro a infrastrutture e beni pubblici, cui si sommano quelli agli edifici privati (oltre 126 milioni di euro) e alle attività produttive (73 milioni).

E’ la stima dei danni causati dalle trombe d’aria e dalla grandinate di luglio che hanno colpito i territori delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna, stima che potranno essere aggiornate nei prossimi giorni. Sulla base delle segnalazioni dei Comuni, risultano danneggiate 7.000 abitazioni e 400 imprese.

“Come Regione stiamo facendo tutto il possibile per le nostre comunità a livello di risorse, strumenti e semplificazione”, assicura il presidente, Stefano Bonaccini, che firmato oggi la richiesta al Governo del riconoscimento dello stato d’emergenza nazionale. “Ci aspettiamo che il governo comprenda la drammaticità che stanno vivendo i nostri territori e auspichiamo sia sulla stessa linea: servono risposte immediate e concrete, per garantire i fondi necessari a risarcire cittadini e imprese dai danni causati da trombe d’aria e violentissime grandinate che hanno colpito gran parte dell’Emilia-Romagna, comprese aree già duramente colpite dall’alluvione del maggio scorso e dove ora grandine e trombe d’aria hanno dato il colpo di grazia gettando nella disperazione famiglie e attività economiche che rischiano di perdere tutto e che devono essere tutelati”, ammonisce il governatore. La richiesta fa seguito al decreto dello stato di crisi regionale, firmato dal presidente. “Chiediamo quindi che sia utilizzato lo stesso meccanismo speditivo col quale insieme alla Protezione civile nazionale stiamo già riconoscendo agli alluvionati il contributo di primo sostegno da 5.000 euro con anticipo di 3.000. Intanto, come Regione, abbiamo già stanziato 3 milioni di euro”, ricorda Bonaccini.