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Mafie, la Regione finanzia il recupero di altri 8 immobili confiscati

6 agosto 2023 | 11:20
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Mafie, la Regione finanzia il recupero di altri 8 immobili confiscati

In tutto 12 i beni che saranno riutilizzati. Bonaccini: vittoria della legalità

REGGIO EMILIA – Altri otto immobili confiscati alle mafie in Emilia-Romagna tornano nella disponibilità delle comunità per usi sociali. Sono una parte dei 44 progetti finanziati dalla Regione nell’ambito del Testo unico per la legalità, per il contrasto alla criminalità organizzata, con oltre un milione di euro deliberato dalla Giunta Bonaccini.

Più della metà di questa cifra (685.000 euro) è destinata a sostenere nove progetti su 12 immobili confiscati alle criminalità organizzate, di cui otto riutilizzati per la prima volta. Mentre a Calendasco (Piacenza), Argenta (Ferrara), Pieve di Cento (Bologna) e Berceto (Parma) si tratta del completamento di lavori già avviati negli anni passati, a Parma, Formigine (Modena), Castelnuovo Rangone (Modena), Montecchio Emilia (Reggio Emila) e Riccione ad essere interessati sono nuovi spazi sottratti alle mafie.

In particolare, a Parma tre immobili (un appartamento, un ufficio e un negozio) verranno usati per finalità di emergenza abitativa e per attività a sostegno di soggetti in condizione di svantaggio socioeconomico. A Montecchio Emilia, un’autorimessa e due appartamenti verranno riutilizzati come nuova sede dei servizi sociali comunali. A Formigine, una ex cava confiscata diventerà Parco tematico della legalità, bosco urbano con frutteto finalizzato all’inserimento lavorativo di giovani svantaggiati e sarà dotato di un percorso ciclopedonale attrezzato. A Castelnuovo Rangone, un ampio capannone verrà destinato a centro di aggregazione giovanile comunale e polo locale di attività di promozione della cultura della legalità. Infine, a Riccione un ampio appartamento con autorimessa diverrà sede di un servizio socio-sanitario destinato a soggetti con disabilità.

Nel complesso, da quando è stato approvato il Testo unico per la legalità nel 2016, la Regione Emilia-Romagna è intervenuta su 37 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti in 23 Comuni, stanziando in totale oltre 4,1 milioni di euro. “Quando un pezzo di territorio viene strappato alla criminalità organizzata e riportato all’uso comune è come dare corpo all’idea reale di giustizia, oltre che motivo di grande soddisfazione e orgoglio- commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- tutti vogliamo che l’Emilia-Romagna, il Paese e ogni territorio siano liberi da ogni fenomeno criminale, ed è proprio dalla lotta contro le mafie e dalla vittoria della legalità che contrastiamo il fenomeno imparando a essere cittadini attivi”.

I progetti che riguardano gli immobili confiscati alla criminalità, insiste Bonaccini, rappresentano “una vittoria delle regole, dei valori e delle nostre comunità. Si tratta di un lavoro che passa soprattutto attraverso processi partecipativi, indispensabili per accrescere la qualità della democrazia e la consapevolezza dei cittadini. E in Emilia-Romagna la partecipazione è un percorso, non certo un punto di arrivo”.

Tra i 44 progetti finanziati dalla Regione ci sono poi varie iniziative con le scuole e la creazione di ‘osservatori’ specifici contro le infiltrazioni mafiose a Bellaria-Igea Marina nel riminese, a Castelfranco Emilia nel modesene e a Parma (insieme all’Università). “Rafforzare la prevenzione del rischio di infiltrazione o radicamento delle mafie e della criminalità organizzata e promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, soprattutto fra i giovani, sono per noi obiettivi fondamentali- afferma Bonaccini- che perseguiamo collaborando al massimo con Prefetture, magistratura e Forze dell’ordine”.