Daniele Silvestri, giovedì il concerto alla Festa del Pd

29 agosto 2023 | 16:32
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Daniele Silvestri, giovedì il concerto alla Festa del Pd

Alle 21,30 il cantautore salirà sul palco dell’Iren Green Park Arena del Campovolo

REGGIO EMILIA – Enigmatico, ma anche enigmistico, Daniele Silvestri torna a Reggio Emilia giovedì 31 agosto, alle 21.30 (biglietti disponibili su Ticketone) sul palco dell’Iren Green Park Arena del Campovolo alla Festa Pd con un nuovo progetto, discografico e live, che ha come protagonista il simbolo “X”, un numero ma anche una lettera. Dieci come il numero del suo nuovo album, “Disco X”, e “ics” come qualcosa di misterioso, ma anche di non definito e non confinato in schemi preconfezionati. Così Daniele Silvestri, non nuovo ad arguti giochi di parole, prosegue la sua “Estate X”, la tournée estiva che lo sta portando nei più importanti Festival della penisola.

Sarà lì che Daniele, aiutato dalla sua sorprendente ed eclettica band composta da Piero Monterisi alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso, Daniele Fiaschi alle chitarre, Gianluca Misiti alle tastiere, Duilio Galioto a tastiere e cori, Marco Santoro al fagotto, tromba e cori, Jose Ramon Caraballo a percussioni, tromba e cori, cambierà ancora una volta atmosfera e narrazione, ritrovando sia le amate chitarre elettriche sia i brani più coinvolgenti e i ritmi serrati adatti ai grandi spazi.

Il concerto sarà dedicato completamente alle canzoni: ascolteremo nuove e vecchie hit del cantautore a partire da Argentovivo, Manifesto, Marzo, L’uomo col megafono passando per i brani estratti da Disco X che verranno presentati per la prima volta live al pubblico, come L’uomo allo specchio, While the Children Play, (dedicata ad Emergency), e Colpa del fonico, che chiuderà la prima parte del concerto.

Silvestri dedica a Giulio Regeni “Il secondo da sinistra”, suonata subito dopo “L’appello”, brano dedicato a Paolo Borsellino, in cui si mette nei panni del fratello Salvatore. Perché a un concerto di Daniele Silvestri non si va solo per ballare sulle note di Salirò, urlare il liberatorio “de li mortacci tua” di Testardo, o abbracciare la propria ragazza dedicandole Occhi da orientale o Le cose in comune.

Anche se le canzoni si conoscono, sono quelle e ovviamente non cambiano, sentirsi cantare in faccia brani come quelli di inizio concerto, oppure Precario è il mondo, Questo Paese o anche l’immancabile Cohiba, ci restituisce quella consapevolezza e quel senso di realtà che a volte ci sfugge, e ci aiuta a restare umani. Perché – come sostiene Silvestri – ogni tanto c’è bisogno di qualcuno che ci ricordi… che partecipazione, certo, è libertà. Ma è pure resistenza.

Silvestri nel suo “X” è un testimone consapevole del paese in cui viviamo e di chi lo vive. Canta l’amore, ovviamente, sfacciato, ironico, romantico,  (veicolo anche per parlare di altro) ma soprattutto la realtà che gli sta intorno. La cultura, la società. Troviamo così la guerra reale che stanno vivendo, purtroppo, anche i bambini (““While The Children Play” con Wrongonyou e Frankie Hi-Nrg), e quella interiore (“Scrupoli”, “L’uomo nello Specchio” feat. Fulminacci), i provini da talent show (“Il talento dei gabbiani”), i cambiamenti sociali (“Bella come stai” con Franco126, “Up in the sky” con Davide Shorty), i sentimenti travolgenti (“Colpa del fonico”, “Tutta” feat. Emanuela Fanelli) e quelli più delicati (“Cinema d’essai” feat. Giorgia), il pregiudizio e la discriminazione (“Mar Ciai” feat. Eva).