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Carburanti, il Codacons denuncia il ministero dell’Economia

17 agosto 2023 | 17:46
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Carburanti, il Codacons denuncia il ministero dell’Economia

Per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana

REGGIO EMILIA – Il Codacons torna ad attaccare sul caro-carburanti, che ha provocato nelle settimane cruciali dell’estate prezzi salatissimi sulle strade e sulle autostrade italiane. Di fronte all’immobilismo delle autorità preposte, l’Associazione invia oggi una denuncia nei confronti del ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana.

“Dopo il sedicesimo aumento di seguito del costo dei carburanti, che l’esecutivo a quanto pare non giudica allarmante, considerandolo al netto delle accise – scrive in una nota il Codacons – è davvero incredibile assistere alla scena di un Governo che si prende meriti che non esistono e arriva a fare i conti senza le accise, nel goffo tentativo di convincere i cittadini che la situazione è sotto controllo. Tutto questo mentre gli italiani, ormai rassegnati al salasso, si ritrovano dissanguati alla pompa di benzina”.

“Qualcuno infatti – prosegue l’Associazione – deve ricordare al ministro e al governo che le famiglie non pagano il prezzo depurato dalle accise ma quello reale: devono sopportare un prezzo medio di 2 euro al litro, quasi 3 euro nelle peggiori delle ipotesi, senza che nessuno finora sia stato capace di fermare l’arrampicata dei prezzi”. Per il Codacons “l’incoerenza, insomma, regna sovrana: se per il Governo la colpa è delle accise, ora la promessa di cancellarle, fatta in abbondanza negli anni passati da diversi esponenti del governo attuale, è sparita nel nulla. Un circo dell’assurdo di cui fanno le spese, al solito, gli italiani”.

Proprio per tutelare i diritti dei cittadini, quindi, il Codacons presenta oggi una denuncia al ministero dell’Economia e delle Finanze con diffida a congelare gli introiti delle accise, che rappresentano un’appropriazione indebita e una speculazione da aggiotaggio nei confronti dei consumatori.