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Scuola, prove di riparazione a luglio o agosto? Docenti dicono no, meglio a settembre

29 luglio 2023 | 09:26
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Scuola, prove di riparazione a luglio o agosto? Docenti dicono no, meglio a settembre

Il sondaggio: 8 su 10 chiedono al ministro di mantenere l’attuale scadenza

ROMA  – Le prove di recupero dei debiti formativi si debbono svolgere a luglio, ad agosto o a settembre? Docenti, genitori e studenti sono d’accordo nel mantenere l’attuale modus operandi previsto nelle scuole senza preferire scadenze diverse dando l’opportunità di svolgerle comunque entro l’8 settembre: è quanto emerge da un’ampia indagine della rivista specializzata La Tecnica della Scuola, alla quale hanno partecipato oltre mille lettori.

Quasi l’80% dei docenti, genitori e studenti che hanno partecipato all’indagine ha espresso il desiderio di dare l’opportunità di sanare i debiti formativi, assegnati durante lo scrutinio di giugno, non entro la fine di agosto (come sembrava volere indicare il ministero dell’Istruzione e del Merito ad inizio giugno, salvo poi tornare sui suoi passi) ma entro l’8 settembre così come indicato in una nota ministeriale, portata all’attenzione dei media nelle ultime ore e dallo stesso ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Al sondaggio hanno partecipato 1.001 persone, di cui l’82,4% docenti, 10,8% genitori 1,9% studenti. In assoluto, dai risultati è emersa una preferenza schiacciante, pari al 79,2%, per questa opzione: “occorre dare la possibilità agli studenti di seguire dei corsi e studiare per un lasso di tempo adeguato”. Nello specifico, il 77,1% dei docenti partecipanti ha detto di che gli esami di riparazione dovrebbero essere svolti a settembre; solo il 13,6% preferisce agosto; appena il 9,3% luglio. Il 68,4% dei docenti ritiene importante “dare la possibilità agli studenti di seguire dei corsi e studiare per un lasso di tempo adeguato”.

Il 42,3% ha motivato la sua scelta dicendo che “a luglio e ad agosto le temperature sempre più elevate non sono compatibili con prove d’esame in ambienti privi di condizionatori”. Il 33,9% ha invece sottolineato che ha “diritto a esaurire interamente le loro ferie senza condizionamenti”, il 29,3% che “occorre permettere anche alle famiglie di fruire delle vacanze per tutto il periodo estivo”, il 14,9% che “si deve evitare che il consiglio di classe che scrutinerà lo studente sia formato da docenti diversi, come potrebbe accadere dal 1° settembre”. Appena l’11,3% che “si deve permettere agli studenti che non superano l’anno dopo l’esame di avere il tempo di scegliere una nuova scuola”.

Simile è risultato il parere dei genitori: il 70,7% crede che gli esami di riparazione vadano svolti a settembre. Rispetto ai docenti ci sono più genitori che spingono invece per lo svolgimento a luglio: si parla di una percentuale pari al 16,3%, mentre solo il 12,9% ha scelto agosto. Anche in questo caso la maggioranza, il 56,1% dei genitori, ha motivato la propria scelta dicendo che “occorre dare la possibilità agli studenti di seguire dei corsi e studiare per un lasso di tempo adeguato”. Ma le famiglie, era prevedibile, sono più attente alle loro ferie.

Tra i genitori c’è chi crede sia una giusta punizione per chi ha un debito andare a scuola fino a luglio; ma c’è anche chi pensa alle ferie delle famiglie: il 41,7% ha scelto “occorre permettere anche alle famiglie di fruire delle vacanze per tutto il periodo estivo”.

Il 31,6% parla invece del caldo: “a luglio e ad agosto le temperature sempre più elevate non sono compatibili con prove d’esame in ambienti privi di condizionatori”. Il 18,2% sostiene che “si deve permettere agli studenti che non superano l’anno dopo l’esame di avere il tempo di scegliere una nuova scuola”, il 15,2% che “i docenti hanno diritto a esaurire interamente le loro ferie senza condizionamenti”, il 13,6% che “si deve evitare che il consiglio di classe che scrutinerà lo studente sia formato da docenti diversi, come potrebbe accadere dal 1° settembre”.

Al sondaggio ha partecipato anche una piccola percentuale di studenti. Anche qui stesso discorso: il 73% degli studenti preferisce fare gli esami di riparazione a settembre, il 16,2% ad agosto e il 10,8% a luglio. A seguire, il 45,8% degli allievi crede che “occorre permettere anche alle famiglie di fruire delle vacanze per tutto il periodo estivo”, il 41,7% che “a luglio e ad agosto le temperature sempre più elevate non sono compatibili con prove d’esame in ambienti privi di condizionatori”, il 20,8% che “si deve permettere agli studenti che non superano l’anno dopo l’esame di avere il tempo di scegliere una nuova scuola”, il 16,7% che “i docenti hanno diritto a esaurire interamente le loro ferie senza condizionamenti” e il 12,5% che “si deve evitare che il consiglio di classe che scrutinerà lo studente sia formato da docenti diversi, come potrebbe accadere dal 1° settembre”.