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Reddito di cittadinanza, presidio a Napoli: “Guerre tra poveri vinte dai ricchi”

31 luglio 2023 | 17:30
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Reddito di cittadinanza, presidio a Napoli: “Guerre tra poveri vinte dai ricchi”

I percettori in protesta davanti all’Inps on Usb e Potere al Popolo

NAPOLI – “Le guerre tra poveri le vincono i ricchi”, recita uno striscione esposto all’esterno della sede dell’Inps di via de Gasperi, a Napoli, dove si sono riuniti alcuni percettori del reddito di cittadinanza destinatari dell’sms con il quale è stata comunicata la sospensione del beneficio. Un presidio organizzato da Potere al Popolo e Usb per manifestare contro lo stop al reddito.

Per l’Unione sindacale di base “non siamo disposti ad accettare i ricatti di questo governo. È inaudito che si permettano di liquidare con un messaggio 169mila famiglie in difficoltà e sulla soglia della povertà assoluta. Un governo che fa il leone con i più deboli, mentre diventa agnello con i potenti di questo paese e di questo pianeta”. Potere al Popolo ricorda che “in Campania, i destinati del messaggio sono stati quasi 37mila nuclei, oltre 21mila nella provincia di Napoli. Da agosto, si troveranno senza la loro unica entrata e saranno costretti ad accettare qualsiasi offerta di lavoro, anche la più sottopagata”.

Da Pap parlano di un governo che si comporta “come un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri, per dare ai ricchi. Con la sospensione del reddito, il governo Meloni dichiara guerra ai poveri che, nella sua propaganda, ha sempre definito “fannulloni”, ma non fa nulla contro la povertà. Dall’altra parte, infatti, continua a rifiutare ogni proposta di salario minimo, a favorire la pace fiscale con gli evasori fiscali, a sostenere le grandi aziende che macinano profitti e a finanziare la guerra, aumentando la spesa militare”.

“Chi non può lavorare continuerà ad essere aiutato. Ma coloro che, potendolo fare, rifiutano offerte di lavoro, non saranno più mantenuti a spese dei cittadini italiani. Punto”. Lo ha scritto su facebook il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

“La destra eviti di coprirsi di ridicolo scaricando su altri la responsabilità di aver gettato nel caos 170mila famiglie a cui ora sarà tolto il Reddito di cittadinanza. Al contrario, il ministro Ciriani e il capogruppo alla Camera di FdI Foti chiedano scusa per la sciatteria con cui il Governo sta gestendo questa fase, con i sindaci abbandonati a loro stessi e i Centri per l’impiego impreparati a causa del boicottaggio che FdI, Lega e Forza Italia hanno architettato in questi anni al fine di usare il Rdc come arma contro il M5S in campagna elettorale. Ora al Governo ci sono loro: se non sono in grado, si facciano da parte”. Lo afferma in una nota la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Valentina Barzotti.