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Pronto soccorso di Scandiano, in Regione si archivia la petizione dei cittadini

27 luglio 2023 | 16:23
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Pronto soccorso di Scandiano, in Regione si archivia la petizione dei cittadini

Si chiedeva la riapertura del reparto h24. Per la Lega è una “decisione grave e irriguardosa”, per i 5 Stelle è “incomprensibile”

SCANDIANO (Reggio Emilia) – Il pronto soccorso dell’ospedale “Magati” di Scandiano, che ha riaperto i battenti il 20 marzo scorso dopo due anni di stop per la pandemia, continuerà a funzionare 12 ore al giorno (dalle 8.00 alle 20.00). L’Ufficio di presidenza della Regione ha infatti ieri “archiviato” la petizione depositata a maggio dal sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi, che aveva raccolto 5.400 firme tra i cittadini del territorio dell’Unione Tresinaro Secchia per chiedere la riapertura h24 del reparto di emergenza-urgenza.

Lo denunciano i consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, che ritengono la decisione dell’ente regionale “inaccettabile e irriguardosa” verso i cittadini. Per i leghisti “è molto grave che l’ufficio di presidenza del parlamento regionale decida di non iscrivere ai lavori d’aula una petizione popolare sostenuta da migliaia di firme, che intendeva dare voce a un territorio che da tempo viene depauperato di servizi periferici essenziali come quello sanitario, sistematicamente attratti nell’orbita di quelli cittadini, con inestimabile danno in termini di qualità della vita nei Comuni periferici”, evidenziano gli esponenti del Carroccio.

“Con l’archiviazione della petizione popolare sul pronto soccorso e sull’automedica dell’ospedale di Scandiano di fatto si mette un bavaglio alle legittime richieste dei cittadini. Una decisione incomprensibile che tratta come carta straccia le 5400 firme raccolte sul territorio e che chiedevano soltanto la tutela del sacrosanto diritto alla salute”. è quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, assieme ai consiglieri comunali pentastellati di Scandiano Patrizia Maselli e Marco Barbanti e a quello di Casalgrande Giorgio Bottazzi.

“Anche se non abbiamo potuto esprimere la nostra contrarietà a questa decisione, visto che il MoVimento 5 Stelle in Regione non è rappresentato nell’Ufficio di presidenza – aggiunge Silvia Piccinini –, si tratta di una decisione che ci lascia davvero amareggiati perché ignora completamente quella che era una precisa richiesta da parte di un territorio che già da tempo ha dovuto subire la chiusura del Pronto soccorso ed il conseguente taglio dei servizi sanitari. Ci saremmo aspettati più attenzione da parte della maggioranza e dalla presidente Petitti, e una maggiore disponibilità al confronto con i cittadini” conclude la capogruppo regionale M5S